Dopo la fase finale di Champions League, anche i play-off di Serie B hanno voluto ribadire il concetto: questo è l’anno delle rimonte.
Per mettere tutti d’accordo basterebbe citare la pazza notte di Torino che vide la Juve ribaltare l’Atletico per 3-0, oppure le due semifinali, con Liverpool e Tottenham che rimontarono clamorosamente Barça e Ajax.
Ma, come detto, le rimonte non sono state solo in Europa, ma anche la Serie B, nei suoi spareggi play-off, ha voluto dire la sua.
Prima il Cittadella che in semifinale va a vincere 0-3 a Benevento ribaltando l’1-2 dell’andata, poi l’Hellas che in finale, proprio ai danni del Cittadella, vince 3-0 al Bentegodi a seguito del 2-0 granata del Tombolato.
Dopo il risultato dell’andata, pareva proporsi la classica sfida del Davide contro Golia, del più piccolo che vince contro il più forte, col Cittadella che presentandosi da piccolo borgo di 20mila abitanti era davvero ad un passo dal mettere k.o. il gigante Golia, uscito malconcio e traballante dal Tombolato.
Ma ciò che non ti uccide ti fortifica, e quindi l’Hellas in pochi giorni ha saputo rimettersi a posto con ordine, leccarsi le ferite e trovare le motivazione necessarie per compiere l’impresa.
Al Bentegodi è stata infatti gara a senso unico, dominata in lungo e in largo dagli scaligeri, facilitati nella rimonta dalla doppia espulsione di Parodi, al minuto 62 e sul risultato di 1-0 e di Proia, al minuto 77.
A mettere la propria firma sul match ci hanno pensato Zaccagnini, a segno nella prima frazione, Di Carmine e Laribi, in gol nell’ultima mezz’ora.
Dopo un solo anno di passaggio in cadetteria, l’Hellas dunque ritorna in massima serie, traghettata dalla breve ma efficace gestione Aglietti, iniziata male con la sconfitta per 3-0 della penultima giornata, guarda caso proprio contro il Citta, per poi terminare nel migliore dei modi con l’ascesa in paradiso.
Al termine del match d’andata, avevamo sottolineato come per il Cittadella, con 2 gol di vantaggio, il passo per compiere un’impresa storica fosse davvero breve.
Questa sera i granata non sono riusciti a scrivere la storia, ma resta comunque il fatto che essere arrivati ad appena 21 minuti di distanza dalla promozione in Serie A, contro una big come il Verona, deve essere già un successo.
Non ci resta dunque che applaudire l’Hellas per la sua cavalcata finale, ma anche il Davide Cittadella, inchinatosi soltanto all’ultimo contro un Golia davvero troppo più grande di lui.
