Sono serviti gli extra-time prima e i calci di rigore poi per decretare chi tra Venezia e Salernitana meritasse di più la permanenza in Serie B.
Dagli undici metri, l’ultima parola è stata dei granata, che han saputo sfruttare al meglio gli errori di Bentivoglio e Coppolaro realizzando a loro volta tutti i tiri dal dischetto.
Nell’arco dei 90 minuti, invece, la gara è stata prevalentemente a senso unico, dettata anche dall’espulsione di Minala a pochi istanti dal 45′, che ha costretto i campani ad impostare la seconda frazione sul mantenimento del risultato.
Il gol di Modolo nel primo tempo, a cui si è aggiunto poco dopo il rosso a Minala, aveva creato un buon presupposto per centrare l’impresa, illudendo i lagunari di poter ottenere il doppio vantaggio, che avrebbe significato salvezza al 90′.
E invece nella ripresa il muro granata ha resistito dignitosamente, senza neanche troppe apprensioni, cosìccome ai supplementari, terminati anch’essi sul risultato di 1-0.
Dopo due annate in cadetteria, di cui una, la prima, disputata ai vertici fino alla semifinale play-off, il Venezia fa dunque ritorno in Serie C, al termine di una stagione quanto mai travagliata, dettata anche dal triplo cambio in panchina.
Prima Vecchi, poi Zenga ed infine Cosmi.
Nessuno dei tre è riuscito mai ad invertire la rotta della squadra, rimasta fin dall’inizio del campionato ancorata alla zona play-out.
E’ dunque il Venezia la quarta retrocessa della Serie B 2018/19.
I leoni della laguna a questo punto raggiungono Carpi, Padova e Foggia nella sabbie mobili della Serie C, categoria assai competitiva e dalla quale è sempre complicatissimo riemergere.