L’Editoriale – Quella irrefrenabile esigenza di normalità..

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Lo sport si ferma, ieri il CONI ha deciso per tutti, dilettanti e professionisti, occorre fermarsi, per tanti motivi.
In serata si è aggiunta la decisione del governo che ha emesso un nuovo decreto legge, in vigore da oggi, a tal proposito e a quello di estendere le misure restrittive all’intero paese.

Quindi diventa inutile la decisione della Federcalcio che, nella giornata odierna, prenderà coscienza delle indicazioni governative, rinviando i campionati a dopo il 3 Aprile.
Il calcio si ferma e alla fine è giusto così, come è giusto che ognuno modifichi le proprie abitudini, scettico o meno scettico rispetto alle decisioni di chi governa il paese.
Un paese troppo abituato alla sua “normalità” da volerla mantenerla il più possibile, anche andando contro l’evidenza di un’emergenza che a molti può sembrare non toccarci da vicino.

Un calcio che nel week-end appena trascorso, aveva provato a sopravvivere all’emergenza, continuando i campionati a porte chiuse, tra mascherine, mancate strette di mano, ma anche grandi abbracci ai gol.
Un calcio ovattato, finto, violentato nella sua essenza: la partecipazione popolare.

Un’altra violenza alla normalità, un controsenso, anche se motivato con la necessità di terminare i campionati entro la fine di maggio.
L’emergenza impone di fermare tutto per almeno tre settimane e questo farà anche il calcio, nella speranza di ritrovare quella normalità che tanto ci manca.

Tutto questo a prescindere dal fatto che il calcio, come altre cose della nostra quotidianità, facciano parte del superfluo e che la salute venga prima di tutto.
Da oggi in poi se avevamo ignorato l’emergenza e dato più importanza al nostro ego, è il momento di tirar fuori tutta la nostra voglia di normalità, dipenderà da noi riuscire a tornarci al più presto.

Poi ognuno potrà tornare a seguire i propri hobby, il proprio sport, le proprie abitudini.
E tutti speriamo che al più presto si possa tornare ad inseguire anche i sogni, quelli frivoli come quelli che segnano una vita.
Sperando un domani di avere una storia bella da raccontare, dopo averne vissuta una che nessuno di noi metterà tra i ricordi migliori.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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