Due vittorie che hanno fatto sognare, contro Empoli e Chievo, due sconfitte immediatamente successive che riportano, come tante volte ci è successo in questi anni, sulla terra.
Nulla di nuovo, dolce e amaro che si susseguono a ritmo vertiginoso, in un campionato di per sé difficilissimo ed equilibrato.
Tifoseria vaccinata, fiducia intatta, come i sogni che appaiono solo un po’ offuscati rispetto a qualche giorno fa.
Di per sé un peccato, certo.
Covava il timore di non poter reggere i ritmi del nostro gioco, a mano a mano che gli indisponibili non recuperavano. Una coperta sempre più corta che non può che farsi sentire nelle gambe, in questa stagione dell’anno.
Certo, nessuno poteva immaginare, alla mezzora della partita contro il Pisa con i bianchi nel pieno controllo del match e più volte vicino al 2-0, di ritrovarsi oggi con un pugno di mosche in mano e una classifica del tutto diversa.
Con troppa superficialità gli uomini di Vincenzo Italiano buttano via, nei minuti finali contro Pisa e Frosinone, due punti che oggi darebbero un sapore diverso a tutto quanto, oltre a tenere lontani due avversari oggi più pericolosi di ieri in zona Play Off, Pisa e Frosinone appunto.
Questione di mentalità, qualcuno dice.
Vero, ma ci sono momenti e situazioni nelle quali stringersi e pensare di muovere la classifica, appare più intelligente che appagante.
Due sconfitte che denotano qualche problema sul gioco aereo, col rilancio di capitan Terzi la cui esperienza non è bastata a chiudere a chiave la porta aquilotta in un momento importante.
Troppe assenze, dicevamo all’inizio, portano ad una mancanza adeguata di alternative e forze fresche in un periodo, questo, nel quale ce ne sarebbe estremamente bisogno.
Doveva essere la nostra forza in più, è diventato un problema tutto nostro.
Come se non bastasse, sono ora Capradossi e Marchizza a rischiare di portare emergenza nell’unico reparto dove emergenza non c’era.
Si valuterà in queste ore come e quando poter recuperare i due baluardi del reparto difensivo.
Mister Italiano dovrà preoccuparsi di lavorare ora sulla testa dei suoi ragazzi, certamente affranti dopo aver annusato profumi concreti di secondo posto.
Spererà di accelerare quella clessidra che lo separa dal recupero di qualche indisponibile di lungo corso, che permetta di tornare al completo delle forze e delle qualità singole per lanciare un rush finale nuovamente convincente.
Perché se è vero che il secondo posto oggi si è nuovamente allontanato, c’è da recuperare quel filo con le vittorie – sfruttando un calendario che non prevede più scontri diretti – che permetta di conquistare una posizione favorevole in ottica spareggi.
Spareggi che, attenzione, vanno ancora conquistati, essendosi per giunta accorciata la classifica alle spalle delle aquile.
Nulla è scontato, in questa ripresa, a parte il risultato di Crotone – Benevento, quello si, capace di scombussolare in positivo la classifica attuale degli uomini di mister Stroppa, contro un avversario che, in situazione normale, ha tolto i tre punti un po’ a tutti.
Questione di calendario, di momenti, di fortuna che deve arrivare al momento giusto a spingere le sorti di qualunque squadra ambiziosa.
Una ruota, insomma.
E allora via, si riparte, sei partite per dare tutto, per provare a riscalare posizioni, per riprendersi il destino nelle mani.
