Il PAGELLONE della Promozione – La DIFESA

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SCUFFET 7,5 L’ex prodigio dell’Udinese arriva tardi ma ci mette poco a prendersi cura della porta aquilotta.
Ritrova sicurezza e brillantezza dopo gli ultimi anni nei quali non riesce a trovare continuità e piazze in grado di rimetterlo davvero in gioco.
Mostra tutte le sue qualità e davvero poche incertezze, tra i pali come con i piedi, infondendo a tutto il reparto una sicurezza che mancava dai tempi di Chichizola. Merito indiscusso.
Non sono poche le partite nelle quali non viene praticamente mai chiamato in causa, ma si vede quando conta, come nelle due finali contro il Frosinone, prendendo quello che c’è da prendere pur senza compiere miracoli e, soprattutto, facendosi sentire anche in uscita, fuori dai pali, nelle situazioni più complesse.
La sua conferma è ancora da discutere, circa la sua volontà non ci sono dubbi.

Titas Krapikas – Foto Ezio Tassone

KRAPIKAS DESJARDINS S.V. Una menzione per il giovane portiere lituano, 6 presenze in campionato più 2 in coppa Italia condite di qualche naturale incertezza, prima dell’avvento tra i pali di Simone Scuffet.

Claudio Terzi – Foto Ezio Tassone

TERZI 8 Gli infortuni di Capradossi e di Marchizza lo costringono agli straordinari, dopo una stagione da “mentore”, di quasi meritato riposo data l’età non più verde ed una carriera in maglia bianca da portare come una medaglia.
Una medaglia alla quale mancava “soltanto” un bel puntino dorato.
Un finale sognato, troppe volte soltanto sfiorato.
Nelle ultime settimane lotta contro i 90 minuti, contro i crampi, e usa tutta l’esperienza del mondo, il tempismo nel gioco aereo e le buone letture di ogni situazione per portare a casa una pagnotta divenuta sempre più consistente.
E’ con le unghie, dunque, che ottiene la serie A con una maglia alla quale ha dato molto nelle ultime stagioni.
I capitani si vedono soprattutto nel momento del bisogno.
Tutto fuor che banale, la sua storia in riva al golfo.
E’ il capitano della promozione in serie A, non poteva che essere lui il più in alto di tutti, nelle foto della premiazione finale.

Luca Vignali – Foto Ezio Tassone

VIGNALI 6,5 Per una parte della stagione è lui il preferito di Vincenzo Italiano per il ruolo di terzino destro.
L’ambientamento al calcio nostrano di Salva Ferrer non è dei più rapidi e c’era da metterlo in preventivo.
Luca alterna buone prestazioni ad altre macchiate di qualche disattenzione anche fatale, non è sempre facile però contenere avversari di grande levatura ai quali lui, sul piano fisico e atletico, sa dare filo da torcere.
Può e deve crescere ancora, può compiere quello step mentale e tecnico che gli permetta davvero una carriera fatta di soddisfazioni nel calcio che conta, in un ruolo nel quale, in giro, non ci sono certo fenomeni.
Nella storia resterà quella palla tolta dalla testa di Ardemagni, che si stava già pettinando per venir bene nelle foto, al 95′ di Spezia – Frosinone.
Una palla fondamentale, che rappresenta al meglio la voglia di tutto il gruppo di non deludere se stessi e una città intera.
Ha sempre risposto col lavoro alle critiche e a qualche fischio, quella palla è la sua piccola, personale rivincita. Bravo Luca…

Juan Ramos – Foto Ezio Tassone

RAMOS 6,5 Veniva da Trapani, conosceva perfettamente il calcio di Vincenzo Italiano, nei primi tempi la fascia mancina di difesa è dunque sua, ma non sono pochi gli errori e gli affanni.
Non è semplice l’impatto con la categoria.
Il mister non gli perdona qualche piccolo eccesso che mette i compagni in difficoltà in un periodo nel quale c’era bisogno di grande concretezza e attenzione.
Si rivede, dopo aver recuperato da un infortunio, nel finale, quando lui e Vitale si alternano nella sostituzione di Marchizza.
E il sudamericano risponde senz’altro meglio rispetto alle prime giornate di campionato sebbene ancora si fatichi a inquadrarlo, a intravvederne le reali potenzialità.

Luigi Vitale – Foto Patrizio Moretti

VITALE 7 Arriva a Gennaio dal Verona, porta in dote tanta esperienza fatta di stagioni anche da protagonista in piazze importanti, nella serie cadetta.
Neanche il tempo di mettere il piede a Follo, però, che un guaio muscolare lo toglie dalle disponibilità di Vincenzo Italiano.
Tanta panchina una volta recuperato, fino all’infortunio di Marchizza che lo rigetta nella mischia. Affronta i Play Off da protagonista, con grande personalità, una guida preziosa anche da un punto di vista mentale per i compagni più giovani.
L’assist a Maggiore per il 2-0 al Chievo nella semifinale di ritorno dei Play Off è una delle giocate dell’anno, avvia l’azione del gol di Gyasi a Frosinone nella semifinale d’andata.
Negli ultimi 90 minuti al “Picco” fa battaglia, non indietreggia la gamba mai, appare uno dei più lucidi, cattivi, brillanti.
Chiude come meglio non poteva.

Elio Capradossi – Foto Ezio Tassone

CAPRADOSSI 8 La stagione della consacrazione è arrivata per il giovane difensore scuola Roma.
Prende un po’ il “testimone” di Claudio Terzi alla guida del reparto difensivo aquilotto, mostrandosi cresciuto dal punto di vista caratteriale e dando grande continuità alle sue prestazioni.
Riduce al minimo le sbavature nelle quali talvolta incappava lo scorso anno, fatto questo è difensore totale, moderno, fatto.
Un mix delle migliori caratteristiche occorrenti nel calcio di oggi, che chiede ai difensori tecnica oltre che prestanza e rapidità.
Un brutto infortunio al ginocchio lo toglie dai giochi poco prima di entrare nella fase decisiva della stagione, sembra una beffa, un baluardo difensivo in meno al servizio di ambizioni importanti.
Gli occhi della serie A addosso, ma grazie a un colpo di genio di Guido Angelozzi lui è proprietà Spezia e rivedrà una serie A sfiorata da giovanissimo con la Roma, in maglia bianca.
Ci vorrà qualche mese ancora per rivederlo in campo, ma sarà presto, nuovamente, una colonna.

Riccardo Marchizza – Foto Patrizio Moretti

MARCHIZZA 8 Anche per lui un finale identico a Capradossi, uno stiramento in allenamento che gli è fatale, che lo toglie dal campo quando davvero ormai appariva imprescindibile su quella corsia mancina nella quale alternava fase difensiva e offensiva sapientemente dosate.
Una roccia dietro, dato che parliamo comunque di un centrale difensivo nazionale Under 21 re-inventato terzino, e col tempo mostra il turbo nelle sue proiezioni offensive.
Non sono pochi gli inserimenti, gli assist al bacio, anche decisivi.
Anche lui come Elio è prototipo perfetto del difensore moderno, tecnico e potente.
Non se ne ricordano molti di mancini come lui, al “Picco”.
E’ di proprietà del Sassuolo, Angelozzi molto presto si siederà a un tavolo coi dirigenti nero verdi per trovare una soluzione in vista di un’altra stagione in maglia bianca, in quella massima serie alla quale era naturalmente e meritatamente destinato.

Martin Erlic – Foto Patrizio Moretti

ERLIC7,5 L’infortunio che l’ha tenuto lontano dal campo per una stagione praticamente intera è alle spalle.
Vincenzo Italiano gli concede a mano a mano sempre più fiducia al fianco di Capradossi, ed è una vittoria soprattutto del direttore generale, che crede più di ogni altro nel suo pieno recupero e nella sua crescita fino a farlo diventare tutto aquilotto, giocatore di proprietà.
La sua stagione è un crescendo, si fa apprezzare, oltre che per le doti fisiche, anche per una certa pulizia di calcio, in fase di impostazione.
Non dimentichiamo che parliamo di un classe ’98, altro fiore all’occhiello di un reparto difensivo molto giovane, oltre che molto forte.
L’infortunio di Capradossi non ne mina certezze e disinvoltura, anche perché capitan Terzi è un compendio di consigli vicino a lui.
Risulta fondamentale quando c’è da marcare marcantoni, e stupisce la sua rapidità nello stretto e nel lungo, come in occasione di quel recupero sontuoso ai danni di Dionisi in occasione della gara d’andata della finale Play Off.
Aveva tanti occhi della massima serie addosso, ci sono ancora, ma la promozione delle aquile può cambiare davvero destini e prospettive di mercato anche per lui…

Salva Ferrer – Foto Patrizio Moretti

FERRER 7 Il giovanissimo difensore spagnolo, spiffero di mercato di Ariedo Braida, ci mette un po’ a capire il calcio italiano, oltre che quello di Vincenzo, Italiano.
Dopo qualche titubanza di Vignali, il tecnico aquilotto decide di gettarlo nella mischia e lui mostra subito buona propensione atletica e intelligenza calcistica nelle due fasi.
Cresce, naturalmente, col passare del tempo fino a diventare padrone di quella fascia, la solca talvolta in maniera poco elegante, ma efficace, sebbene mostri ampi margini di crescita ed una tecnica da affinare se vuole prendersi la ribalta anche nel paradiso del calcio.
Quella ribalta che voleva conquistare a tutti i costi pure cambiando Paese e campionato, quando molti suoi coetanei decidono di crescere comodamente in patria.

Simone Bastoni – Foto Ezio Tassone

BASTONI 6,5 Italiano lo ha da subito inquadrato come terzino sinistro, proponendolo in alternativa a Ramos.
E’ stato impiegato nel momento più difficile del campionato, per poi tornare, dopo l’infortunio, nella parte finale della stagione.
Così e così l’avvio, ma non è stato il solo.
Invece nelle ultime gare è stato prezioso per passo e per intelligenza tattica, lui centrocampista trasformato in terzino.
Gli infortuni si Capradossi e Marchizza lo hanno riproposto da centrale di difesa, con una maglia da titolare nel ruolo a Salerno, dimostrando buona attitudine e adattamento.
Ha dato il suo contributo.

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Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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