Proprio così, uno schiaffo nel recupero, dopo aver recuperato due gol di svantaggio nel secondo tempo, sofferto, ma giocato sempre a viso aperto.
Una sconfitta che brucia, ma che ci propone il solito Spezia propositivo che segna tre gol alla Roma, soffre e riparte, sempre.
Italiano deve inventare Dell’Orco terzino, non si fida a riproporre Maggiore e lungo la gara lo alterna con Bastoni.
Le difficoltà sono acuite perché da quella parte gioca Spinazzola, uno di quelli che va sempre a cento all’ora e che risulterà una spina nel fianco per tutta la gara.
Il gol del vantaggio della Roma scaturisce da una palla proprio sulla fascia debole con gol facile di Mayoral.
Il pari arriva presto, Farias è bravo a sfruttare l’errore della difesa e a mettere al centro per l’accorrente Piccoli che insacca.
Nella ripresa l’uno – due dei giallorossi che può chiudere la gara, prima Mayoral e poi Kardsorp sembrano ammazzare la gara.
E invece i bianchi ripartono per provarci sino alla fine e accorciano subito con una grande giocata di Farias che su tocco di Galabinov sbilancia Kumbulla e batte il portiere.
La Roma sfiora il quarto gol in un paio di occasioni ma lo Spezia si salva e riparte, con Farias che questa volta di testa serve in profondità per Verde, Smalling non aggancia e l’attaccante ex giallorosso segna ancora, come in coppa.
Il pari sembra cosa fatta, manca solo il recupero, ma proprio nella prima azione offensiva, la palla viaggia ancora a destra, Spinazzola va sul fondo e crossa, Marchizza non ci arriva, Peres mette giù e serve a Pellegrini un assist d’oro per il gol vittoria.
Sconforto in casa Spezia, grande esultanza dall’altra parte per una vittoria raggiunta all’ultimo tuffo, proprio nel periodo più difficile.
Questo è il calcio, questa è la Serie A, ma già essere qui a giocarsela alla pari è una soddisfazione.
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