Il “Modello Spezia” alla ribalta nazionale

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Abbiamo seguito attentamente, in questi anni, la crescita di un settore giovanile rinvigorito e potenziato dopo la creazione del nuovo centro sportivo “B. Ferdeghini”.
Abbiamo ammirato i risultati e le prestazioni delle diverse formazioni di Fabio Gallo, la possibilità di sfornare talenti, la capacità di giocarsi fino in fondo Tornei di Viareggio e campionati nazionali contro società ben più blasonate, con tutt’altra storia di calcio giovanile alle spalle.
Abbiamo ammirato il coraggio di lanciare alcuni di questi giovanissimi talenti in prima squadra, un approdo che per decenni è sempre stato tremendamente difficoltoso, per vari motivi, legati certamente anche alle strutture e a un impianto organizzativo lontano anni luce dalle capacità e dal knowhow apportato di recente.

Sadiq, Nura, Candela, Corbo, Mulattieri, Ceccaroni, Okereke, Maggiore, Vignali, Bastoni, Acampora, sono le punte, più o meno fortunate, di questa piccola montagna dorata, di questa generazione baciata da un buon vento.
Qualcosa che ha portato assoluti benefici alle casse sociali come è avvenuto, per anni, nelle società alle quali abbiamo sempre guardato con ammirazione, ma allo stesso tempo ha portato lustro, immagine e forza anche in campo per quel che concerne la prima squadra, basti pensare a Okereke e ai quattro ultimi citati, oggi protagonisti addirittura nella massima serie con la maglia bianca.
Un vero e proprio “modello Spezia” divenuto in qualche modo persino necessario dopo gli ultimi anni di “auto-gestione finanziaria”. Un circolo virtuoso da ricercare e valorizzare.

Anche questo è un risultato indiscusso e importantissimo raggiunto dalla gestione Volpi, qualcosa che va oltre al vantaggio percepito al momento perchè guarda costantemente al futuro.
Qualcosa da dover allo stesso tempo continuare a seminare e valorizzare con i giusti investimenti, con una buona squadra tecnica e manageriale divisa tra campo e scrivanie, che abbia competenze ed entusiasmo per svolgere una missione del genere.
Su questo dovrà continuare ad insistere la nuova Proprietà, incrementando se possibile le capacità, recuperando il tempo perso – ma questo vale per tutti – con una gestione quasi del tutto annullata nell’ultimo periodo dal Covid.

I gol di Maggiore e di Bastoni nell’ultima sfida contro il Milan sono andati alla ribalta nazionale, hanno fatto in qualche modo anche il giro del mondo; in moltissimi, dopo i molti che già lo sapevano, sanno che qui c’è un ambiente sano e funzionale per fare calcio a tutti i livelli, dai più piccoli ai più grandi.
In moltissimi, dopo i molti che già ne erano all’occorrente, sanno che oggi c’è una struttura di primissimo livello adatta a questo scopo.
Un ritorno d’immagine assoluto, da dover sfruttare al massimo negli anni a venire con ogni operatore e professionista del settore.

Ecco, dunque, un’altra sfida da portare avanti per i Platek.
Ecco una miniera di valori e di opportunità, di benessere societario e di ulteriore motivo di crescita a 360 gradi.
Un modello del quale andar fieri e anzi, da pubblicizzare al massimo, oggi, su ogni canale disponibile.
Lo Spezia è anche questo e scusate se è poco, dentro questo calcio spesso drogato da plusvalenze fittizie e ricolmo di stratagemmi anche bizzarri per sopravvivere.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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