Il PAGELLONE della Stagione – Centrocampo & Attacco

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CENTROCAMPO:

MAGGIORE – 8 Quanto cresce Giulio con il passare delle settimane.
Ogni mese che passa, uno step ulteriore.
È cuore e anima di un intero gruppo, suona la carica e tira fuori gli artigli – come non ci fosse un domani – nelle ultime decisive battaglie.

POBEGA – 7,5 Rendimento top in relazione alle partite giocate.
Risulta un fattore in diverse gare importanti, porta punti coi suoi gol e con un’ astuzia degna di nota in area di rigore avversaria.
Resta un po’ un mistero il suo mancato impiego per un buon pezzo di campionato, ma è probabile che faccia parte dell’inevitabile scotto da pagare per la sua crescita. Roba secondaria, quel che resta è quel che conta.

LEO SENA – 7 Parte all’ombra di Ricci, a studiare il calcio italiano. E il calcio di Italiano.
Da mezzala le prime buone apparizioni, da regista il prosieguo di una stagione nella quale fa la voce grossa con e senza palla.
Tecnica importante, protezione palla sapiente, tanto che per levargliela la maggior parte delle volte lo devi abbattere.
Una crescita esponenziale la sua per una riconferma meritata e un probabile futuro da regista titolare.

RICCI – 6,5 Scuola “Italiano” anche in serie A, un girone d’andata ai suoi – alti – livelli, un ritorno in affanno.
Diversi allenatori, col passare del tempo, capiscono l’importanza del suo ruolo nella manovra aquilotta e gli piantano un’ombra addosso.
Dopo anni meravigliosi in maglia bianca, l’8 potrebbe essere ai saluti, anche se la permanenza di Italiano sull panchina potrebbe convincerlo a sposare ancora la causa spezzina.

ESTEVEZ – 6,5 Gli manca il gol, sfiorato in diverse circostanze.
Garra argentina che piace tanto ai tifosi aquilotti, un ottimo girone d’andata, un girone di ritorno col fiato un po’ corto. L’osso, però, non lo molla mai e quando lo chiami in causa risponde sempre presente.
Poteva rimanere, ma è probabile che, in quella zona di campo, si vada su elementi con caratteristiche più offensive.

AGOUME – 6,5 La sua stagione vive di una piccola striscia di presenze consecutive, tutte di buon livello, se non ottime. A tratti fa intravedere un potenziale di ferro.
Giovane, intelligente, ben impostato fisicamente, un intero futuro è nelle sue mani.

ACAMPORA – 6 Ha gamba e generosità per poter stare, seppur non con un ruolo di primo piano, in questa categoria e in questa squadra.

ATTACCO:

SAPONARA – 7,5 Uomo della provvidenza, ultimo sussulto economico speso sul gong del blocco del mercato di gennaio imposto dalla trattativa per il passaggio di consegne della società da Volpi a Platek.
Chiede e ottiene di poter agire da esterno offensivo, inizia col piede giusto e con qualche gol di pregevole fattura, classe cristallina e croniche fragilità fisiche che lo lasciano in pace giusto in tempo per il finale di stagione nel quale si rivela determinante in termini di concretezza, esperienza, personalità e qualità tecniche.
A Verona strappa di forza un punto nel finale evitando a tutto il gruppo una potenziale catastrofe mentale, contro il Torino al “Picco” si carica molte responsabilità sulle spalle e spacca da subito la partita, indirizzandola nel miglior modo possibile.
Un impatto meraviglioso col mondo aquilotto, riuscisse a svincolarsi da Firenze meriterebbe eccome di mettere radici in riva al golfo.

VERDE – 7,5 Quel gol in rovesciata a Roma contro la Lazio resterà nell’immaginario collettivo del popolo spezzino come un capolavoro assoluto per tutti gli anni a venire.
Peccato solo quell’infortunio che lo costringe diverse settimane fuori dal rettangolo verde. Mostra fin da subito le sue qualità, sposa da subito, mentalmente, questo progetto, l’idea meravigliosa messa in piedi da mister Italiano.
Gol, assist, personalità, talento puro, giocatore ritrovato per il campionato italiano dopo qualche girovagare di troppo negli ultimi anni.
Sarà ancora aquilotto, uno dei punti fermi della squadra che sarà.

GYASI – 7 Tira la carretta, come al solito, ma qui siamo in serie A e stupisce tutti per la personalità con la quale affronta questa categoria.
Un normale imbarazzo iniziale, ma l’assist di Udine recapitato sulla testa di Galabinov dopo una bella azione personale sulla sinistra accende il suo campionato. Gli “svolta” la testa.
Gol, assist, il solito lavoro mostruoso senza palla, la convocazione col Ghana. Un finale con la lingua di fuori che lo costringe a qualche panchina, lui che è stato per mesi pedina irrinunciabile per mister Italiano.

NZOLA – 7 Una serie di simpatici messaggi estivi tra lui e il mister fecero capire quanta voglia aveva l’attaccante ex Trapani di tornare a vestire la maglia bianca in massima serie.
Una volta tornato non delude, anzi, si cala perfettamente nella categoria, è spina nel fianco costante di molte difese avversarie, segna ed è sostegno fondamentale per tutta la manovra offensiva e non solo.
L’intervento scomposto di Colley nella gara contro la Samp lo mette fuori causa sul più bello; quando rientra fatica tremendamente a tornare su quegli standard. Fa in tempo, però, a timbrare due volte il cartellino del gol nella partita più importante della stagione contro il Torino, al “Picco”, doppietta che gli permette di chiudere la stagione in doppia cifra.
Mezzo voto in meno a causa delle sue turbolenze caratteriali. Sarà lui il “sacrificato” della prossima sessione di mercato..?

PICCOLI – 7 Rapporto presenze/gol di assoluto livello, considerando la giovanissima età. L’Atalanta crede in lui, Gasperini lo manda alla scuola di Italiano, il ragazzo ha stazza imponente, fiuto del gol, voglia di sgomitare e di apprendere.
Del suo futuro se ne parlerà a breve, lo Spezia proverà a trattenerlo qui ancora un anno cercando di sfruttare i buoni uffici con la società bergamasca e la stima reciproca tra i due tecnici.

AGUDELO – 6,5 Talento cristallino seppur discontinuo. Si accende e spegne alla velocità della luce, ha lampi da grande attaccante e difetti da limare se vuol diventare più incisivo e decisivo negli ultimissimi metri. Baricentro basso, tanta forza nelle gambe, qualità tecniche indiscutibili.
La miglior partita in assoluto la gioca contro il Milan, da “falso nueve”. A Verona un assist meraviglioso per Saponara che tiene tutti a galla. Difficile prevedere il suo futuro, a certi prezzi la sua permanenza qui non è certo scontata.

GALABINOV – 6 E’ il volto migliore dell’avvio di stagione, quello che con i suoi tre gol rompe il ghiaccio con la categoria nelle primissime giornate, prima che l’ennesimo infortunio gli impedisca nuovamente di poter recitare un ruolo da protagonista.
Troverà poche volte il campo e solo per spezzoni di gara, dopo il suo recupero dall’infortunio. Nzola e Piccoli hanno offerto migliori garanzie all’attacco aquilotto in termini di potenza e freschezza atletica.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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