Al ‘Picco’ oggi ci si giocava una fetta di salvezza, con una vittoria si poteva acuire il gap con la zona rossa e lo Spezia ha risposto presente come meglio non avrebbe potuto.
Dopo una prima fase di studio e di rispetto per entrambe le squadre infatti, sono stati poi gli uomini di Thiago Motta a schiacciare con più insistenza sull’acceleratore per vincere la gara.
Le reti di Erlic prima e di Manaj dopo sono state il degno complemento di un pomeriggio perfetto o quasi, con il quasi a rappresentare un rigore sbagliato da Verde che poteva costare caro.
Motta e Mazzarri nelle formazioni iniziali provano a trovare le contromisure per mettere in difficoltà gli avversari.
Il tecnico di casa ci prova schierando un attacco molto mobile e intercambiabile, con Gyasi riferimento centrale e Verde con Agudelo sugli esterni. Per il resto solito schieramento con il centrocampo che ritrova Kiwior e la propulsione di Maggiore e Bastoni si sposta qualche metro più avanti.
Gli ospiti rispondono con un 3-5-2 dal centrocampo folto che cerca sbocchi su Joao Pedro e Pavoletti, non disdegnando la ricerca degli esterni Bellanova e Dalbert che nelle intenzioni dovrebbero prendere in imbucata la difesa aquilotta.
L’avvio di gara è equilibrato e c’è massima attenzione nelle due squadre, con portieri inoperosi.
Poi, come detto, è lo Spezia nella seconda parte del primo tempo a prende in mano la gara e, soprattutto con Verde, ad iniziare una vera e propria sfida con il portiere Cragno.
Daniele ci prova due volte da calcio d’angolo e poi ha la ghiotta occasione del rigore che il portiere dei sardi gli para gettandosi sulla sua sinistra.
Il penalty viene concesso da Orsato, con l’ausilio del Var Irrati, per fallo di Dalbert su Erlic, apparso subito netto.
Ma non basta, Cragno deve superarsi anche su Agudelo dal limite dell’area prima della fine del tempo.
Il gol è nell’aria e i bianchi riescono finalmente a bucare Cragno ad inizio ripresa, su azione d’angolo e deviazione di Erlic, di destro, a pochi passi dalla porta.
Il Picco può finalmente liberare l’urlo di gioia e diventa ancor più una bolgia.
I bianchi non si accontentano e premono ancora sull’acceleratore per sfruttare il momento buono, mentre Mazzarri inizia a inserire tutti gli attaccanti che ha in panchina.
Ma la mossa giusta la fa di nuovo Motta che vince largamente il confronto con il più esperto collega, inserendo Kovalenko e Manaj, per Agudelo e Verde.
Proprio Rey Manaj trova il raddoppio su servizio dell’ucraino girandosi in un fazzoletto e mettendo in diagonale di sinistro alle spalle del portiere.
Il gol è talmente importante che l’attaccante si leva la maglia per festeggiare sotto la Ferrovia con tutti i compagni.
La gara in pratica finisce qua, perché gli ospiti nonostante i tentativi offensivi, non riescono mai a impensierire la difesa di casa, veramente perfetta per tutta la gara sia negli interpreti, sia nell’interpretazione di tutta la fase difensiva.
L’unico tiro nello specchio del Cagliari lo fa Altare con un colpo di testa parato da Provedel, poi solo tanti cross preda della difesa spezzina.
Dall’altra parte a sfiorare il gol è Gyasi prima di lasciare il posto a Ferrer, mentre in precedenza uno stremato Bastoni aveva fatto posto a Hristov.
Vince quindi con merito lo Spezia che balza in classifica a 29 punti allontanandosi dalla zona rossa della classifica e mettendo un tassello prezioso sulla sua stagione, forse con la migliore prestazione dell’annata.
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