Marcello Lippi è stato il protagonista della seconda edizione del Premio Perioli, ieri sera ad Arcola.
Il premio, organizzato dal Comune, con il contributo di Fondazione Carispezia, ha visto la partecipazione di tanti sportivi, compresi bambini e ragazzi delle società calcistiche della zona, premiate a fine serata.
A presentare la serata il Vice-Sindaco di Arcola Gianluca Tinfena, mentre hanno partecipato i giornalisti Armando Napoletano ed Enzo Bucchioni.
Intitolata alla memoria di Coriolano Perioli, imprenditore nativo di Arcola e soprattutto storico presidente dello scudetto dello Spezia del 1944, la serata è iniziata proprio nel ricordo di quell’impresa che poi da anche il titolo alla discussione “Il calcio è metafora della vita“.
Poi è stata la volta di Marcello Lippi che è stato subito incalzato sulla vittoria dei mondiali del 2006, la vittoria che “mi ha cambiato la vita” dichiara, molto di più di quelle con la Juventus, Champions League compresa.
Un’impresa frutto “di un gruppo di ragazzi eccezionale, che si caricò vincendo le amichevoli con squadre top, organizzate prima della competizione e soprattutto per un incredibile spirito di squadra“.
Tanti gli aneddoti che Lippi ha raccontato durante la serata, come quello che lo vide rinunciare alla chiamata dell’Atalanta, quando era allenatore del Cesena, sua prima stagione di Serie A, per aver già stretto la mano al Presidente dei romagnoli Edmeo Lugaresi.
Atalanta che raggiunse comunque due stagioni dopo, dopo essere stato prima esonerato dal Cesena e poi aver allenato la Lucchese.
Un Marcello Lippi che può essere ormai considerato un “docente” viste le relazioni fatte in ben 45 atenei in tutta Italia, dove parla dell’importanza del gruppo nello sport.
A proposito di gruppo e dell’importanza del tecnico nel condurre una squadra alla vittoria, significativa la sua risposta “un tecnico non deve essere necessariamente un amico dei suoi giocatori, la cosa importante è che sia riconosciuto come un leader, un condottiero in grado di portare la squadra verso il suo obiettivo“.
Al termine della serata a Lippi è stato consegnata la targa del Premio Perioli, una scultura e un cesto di prodotti tipici della zona.
Non poteva mancare la presenza anche della società spezzina, rappresentata dal Club Manager Luca Maggiani.
Il regalo per Lippi è stata la maglia del numero uno dello Spezia, il portiere Jeroen Zoet, preso ad esempio per la sua importanza nello spogliatoio “Abbiamo pensato di donarle la maglia dello Spezia, ma rispetto al consueto, non quella del capitato o di un giovane promettente, ma la maglia numero uno del portiere Zoet. Un ragazzo che non è un titolare, ma è un numero uno, come lei, un vero leader dello spogliatoio”.
Zoet che, ricordiamo, ha recentemente rinnovato il contratto con la società di Via Melara, riducendosi in modo consistente lo stipendio, ma con la ferma volontà di restare nel gruppo aquilotto.