Le Interviste – Gotti: “La difesa alta ci espone a dei rischi, nella ripresa eravamo stanchissimi”

Una volta passati in vantaggio, avremmo dovuto gestire meglio. Poi, una volta preso il 2-2 sinceramente ho visto molta stanchezza a livello fisico in campo. Oggi la squadra ha avuto il fiato corto, ma voglio vedere il bicchiere mezzo pieno, quando recupereremo gli infortunati.

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Dopo il pareggio in casa per 2-2 contro il Bologna il tecnico dello Spezia Luca Gotti ha parlato nel post gara, analizzando tutti i temi cruciali del match.

Cosa pensa dei due gol presi con la linea difensiva molto alta?
“Sono cose che possono capitare più facilmente nel momento in cui cerchi di mantenere la linea di difesa molto alta. Questo ci porta beneficio in molti momenti della gara in cui concediamo poco, mentre in altri, possono accadere questi episodi”.

La panchina in questo momento è molto corta: come vive questo momento da allenatore? E qual è la sua opinione sul possibile calcio di rigore nel primo tempo per il fallo di mano di Barrow?
“Quando si prende gol presto, giocano gli stessi di tre giorni fa e c’è questo caldo sono tutti fattori che giocano a tuo sfavore. Ovviamente, una volta passati in vantaggio, avremmo dovuto gestire meglio. Poi, una volta preso il 2-2 sinceramente ho visto molta stanchezza a livello fisico in campo. Il possibile rigore? Tendo a non rivedere gli episodi di calci di rigore dubbi a nostro favore per non farmi il sangue amaro”.

La squadra lotta, ma non è facile lavorare con molti infortunati e questo strano clima forse complicato anche dall’assenza di Pecini in tribuna?
“Oggi la squadra ha avuto il fiato corto, ma voglio vedere il bicchiere mezzo pieno quando recupereremo gli infortunati. Ci sono momenti in cui si può fare il martello, noi in questo momento siamo l’incudine, stiamo lì e andiamo avanti. Pecini io lo conosco da venticinque anni e, di abitudine, i tre giorni successivi alla fine del mercato stacca il telefono e sta a casa, quindi non mi sorprende la sua assenza”.

L’ha stupita l’assetto iniziale del Bologna?
“Non credevo che il Bologna avrebbe giocato così, ma conosco Sinisa da tanti anni e ci stava un tipo di reazione di quel tipo da parte sua. Poi io potevo fare delle riflessioni e prendere il tre contro tre dietro come ho fatto e ho pagato soprattutto nel primo gol, ma ho tenuto la superiorità a centrocampo per avere maggior palleggio e mettere in difficoltà il Bologna in un altro modo”.

Nella situazione del 2-2 forse non bisognava salire e concedere quello spazio al Bologna, soprattutto perché la squadra si stava risistemando.
“Si, certo è molto facile analizzarlo dopo, ma in quel momento c’è stato il fallo laterale battuto velocemente e Soriano è stato molto bravo nella lettura del gioco, servendo al meglio Arnautovic”.

Un giocatore recuperato rispetto allo scorso anno è Nzola: come lo vede in prospettiva per questa stagione?
“Per ora il ragazzo mi ha risposto in maniera positiva sia negli allenamenti che in partita, quindi non posso che augurarmi che continui così”.

Giulia Lorenzini
Giulia Lorenzini
Nata a La Spezia, diplomata al Liceo Classico, giornalista pubblicista. Collabora con tuttob.com, prima dell'esperienza televisiva a Sportitalia e quella con la conduzione di uno spazio nella trasmissione Assist Show su Primo Canale. Collaboratrice del Secolo XIX online per la sezione eventi, è redattrice di SpeziaCalcioNews dal 2014.

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