All’U-Power Stadium lo Spezia incontra un Monza reduce da due vittorie consecutive, con Juventus e Sampdoria.
La svolta con il nuovo tecnico Raffaele Palladino, promosso dalla Primavera dopo il disastroso inizio di Stroppa.
Gotti ritrova un’avversaria che predilige un sistema di gioco simile a quello degli aquilotti, quindi torna alla difesa a tre classica, con Kiwior centrale, mentre quinto di sinistra ecco Bastoni, che si trova di fronte il fante Ciurria.
Il recuperato Kovalenko affianca Bourabia e Agudelo a centrocampo, mentre davanti Gyasi e Nzola iniziano di nuovo titolari.
Dall’altra parte Palladino cambia il centravanti, con Gytkjaer che prende il posto di Dany Mota, per il resto schiera gli altri 10 già visti con la Samp, con Pessina e Caprari sulla trequarti.
La giornata è nuvolosa, con un migliaio di tifosi spezzini sistemati nella Curva Nord dello stadio.
Gotti inizia la gara spingendo i suoi in un pressing molto alto a inibire le fonti di gioco dei padroni di casa, vista la qualità del centrocampo.
La mossa riesce, perché sono proprio alcuni palloni recuperati nel mezzo da Gyasi e compagni a creare situazioni da gol.
Ci sono un paio di grosse occasioni con le penetrazioni offensive di Holm e Agudelo, manca concretezza, ma c’è anche un rigore che prima viene concesso, poi revocato dall’arbitro, per un fallo di mano di Rovella.
A sparigliare la gara, il gol del vantaggio del Monza, con Carlos Augusto che si inserisce bene sulla sinistra dopo un recupero palla a centrocampo di Sensi, Holm arriva in ritardo e la conclusione dell’esterno è forte e precisa.
La reazione dello Spezia stenta a vedersi, perché sono i padroni di casa a prendere il sopravvento mentale e tecnico della gara.
Anche a inizio secondo tempo i bianchi, oggi in nero, sembrano non trovare il bandolo giusto, specie dopo il raddoppio di Pablo Marì, su una situazione di palla da fermo nella quale si può e si deve fare meglio.
Gotti poco prima aveva effettuato i primi cambi, dentro Ekdal e Maldini al posto dei deludenti Agudelo e Kovalenko.
Proprio Daniel alla fine risulterà il più attivo in fase offensiva, impegnando anche il portiere con un diagonale velenoso sul primo palo.
Il Monza gioca l’ultima mezzora di rimessa, ma la solidità difensiva che dimostra è sufficiente per tenere a bada lo Spezia che, con l’ingresso di Amian e Verde passa al 4-3-3.
Un finale volenteroso ma che produce solo qualche conclusione respinta dalla difesa, mentre dietro ci vuole tutta l’abilità di Kiwior per limitare i danni.
Entra anche Ellertsson, ma la porta dei padroni di casa resta inviolata, per la terza gara di fila, mentre lo score degli aquilotti fuori casa recita ancora zero gol e zero punti.
La percezione è comunque quella che il Monza giocherà un campionato diverso da quello dello Spezia, pur essendosi oggi dimostrata una squadra alla portata degli uomini di Gotti.
Per muovere la classifica al più presto, sarà il Picco a doverci mettere del suo, a partire dal prossimo match con la Cremonese.
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