Il mercato invernale dello Spezia si chiude con la cessione, preventivata, di David Strelec alla Reggina in Serie B.
Per lo slovacco la possibilità di mettersi in mostra in una squadra che punta alla vittoria del campionato, prima di rientrare allo Spezia a luglio, essendo stato ceduto in prestito secco.
Ma l’ultimo giorno ha visto soprattutto la possibilità che Daniele Verde lasciasse i bianchi, complice un po’ di mal di pancia venuto negli ultimi tempi.
Lo Spezia però considera il giocatore un patrimonio della società e quindi non ha avvallato la cessione, se non per un offerta importante che in realtà non è arrivata.
Si è parlato di un interessamento del Real Valladolid per un prestito con diritto di riscatto, ma il direttore Macia non ha ritenuto congrua l’offerta.
Macia e Melissano che quest’oggi erano a Foallo per l’allenamento della squadra, a testimoniare il fatto che non fosse prevista nessun’altra operazione, oltre a quella di Strelec.
Proprio la presenza dei dirigenti a Follo, ha permesso un colloquio con Daniele Verde che ha contribuito a rasserenare gli animi convincendo il giocatore a restare allo Spezia.
Verde sarà quindi ancora una freccia nell’arco del tecnico Gotti che in attacco guadagna le qualità e i gol di Shomurodov che si pone sia come alternativa a Nzola che come partner dello stesso.
Si chiude così il mercato più dispendioso della storia dello Spezia, pur essendo quello invernale, caratterizzato dalla cessione record di Kiwior all’Arsenal.
In partenza anche chi ha giocato meno e i più giovani, per garantire a Gotti una squadra equilibrata nei valori, in tutti i reparti.
Gli arrivi del difensore polacco Wisniewski in difesa, oltre a quello di Moutinho, di Esposito e Zurkowski a centrocampo e, come detto, quello di Shomurodov in attacco, forniscono nuove qualità e alternative alla squadra.
Marchetti porta la sua esperienza tra i portieri, occhio al talentino Cipot, pronto a cogliere l’occasione per giocarsi il posto in mediana, mentre per il centravanti lettone Krollis, l’opportunità di toccare con mano il calcio italiano.
Ora sarà il campo a parlare, come sempre, ma questo Spezia al completo, pare essere veramente quello più quadrato e talentuoso da quando i bianchi hanno raggiunto la Serie A.