Il PAGELLONE di Spezia-Inter: Dragowski, Ampadu e Nzola l’asse dei giganti, ma tutti ampiamente promossi

Vittoria storica per gli aquilotti che battono in casa l’Inter per 2-1 grazie ai gol di Maldini e di un super Nzola. Dragowski ipnotizza Lautaro, Ampadu domina nella sua area di rigore. Alla fine tutti promossi, da chi è sceso in campo, al tecnico Semplici che ha cambiato il volto della squadra a gara in corso.

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Dragowski 8 – Una fetta importante di questa vittoria passa dalle sue mani, chiude la saracinesca e soprattutto respinge nel primo tempo un rigore a Lautaro tenendo in vita gli aquilotti.

Ampadu 7,5 – Partita colossale del gallese. Arriva ovunque sul pallone pure quando è a terra e prova con coraggio a intervenire di testa. Vero leader difensivo in tutto e per tutto. Forse quello di centrale difensivo è proprio il ruolo in cui eccelle.

Caldara 6,5 – Causa il rigore poi neutralizzato da Dragowski rischiando anche il rosso diretto, ma nonostante ciò dimostra di essere molto solido e di saper gestire un giallo pesante per tutti i 90’. Il suo senso della posizione gli consente di respingere tanti cross all’interno dell’area di rigore.

Nikolaou 7 – Da Lukaku a Lautaro il greco non si intimorisce e regge fisicamente l’urto con tutti quelli che passano dalle sue parti. Nel finale respinge al mittente alcune incursioni e cross pericolosi di Dumfries.

Gyasi 6,5 – Dalla sua parte un Darmian decisamente in forma nell ultimo periodo ma su cui fa buona guardia gravato anche lui di un giallo in apertura di primo tempo. Nel finale viene spostato a destra ma dimostra di riuscire sempre a dare un contributo importante e di sacrificio in ogni zona del campo.

Zurkowski 6 – Solo 45’ minuti per il polacco che non entra decisamente in partita sorpreso spesso dalla rapidità di contropiede neroazzurro. Un recupero però importante il suo in vista dei prossimi impegni.

Bourabia 7 – Anche lui come Zurkowski soffre la velocità dell’Inter nel saper ribaltare l’azione soprattutto nel primo tempo ma risolve molti grattacapi sgusciando via in modo elegante da situazioni pericolose al limite dell’area di rigore. Partita di puro sacrificio la sua.

Agudelo 6,5 – L’unica occasione dello Spezia nella prima frazione è sua con un delizioso slalom gigante concluso con una conclusione sporcata che si stampa sulla traversa. La partita è molto fisica ma il colombiano non smette mai di lottare.

Amian 7 – Braccetto difensivo, terzino, esterno di centrocampo poco importa sforna un’altra grande prestazione in fase di copertura non permettendo mai a Gosens di tagliare dentro l’area e creare scompiglio. Continua il suo lavoro impeccabile anche contro Di Marco.

Nzola 8 – Mancano gli aggettivi ormai per descriverlo e a costo di risultare ripetitivi Mbala è semplicemente decisivo. 12º gol in campionato e un assist capolavoro per Maldini dopo aver fatto a sportellate con Acerbi.

Shomorudov 6 – Va a caccia di ogni singolo pallone gli capiti a pochi passi ma viene ingabbiato dalla retroguardia interista. Ancora da collaudare la coppia con Nzola.

Maldini 7,5 – Forse l’ultimo che ti aspetti che entri, segna ancora a una milanese con un destro chirurgico e fa esplodere il Picco contribuendo alla festa aquilotta. Di lui Semplici parla benissimo nel dopo gara, l’impressione è quella che possa dare un buon contributo nel finale di stagione.

Ekdal 7 – Il suo ingresso in campo ristabilisce l’equilibrio in mediana e complica i piani d’attacco per vie centrali dell’Inter.

Kovalenko 7 – Dopo l’incoraggiante spezzone di gara con il Verona questa volta l’ucraino risulta anche decisivo oltre che molto aggressivo. Si procura il rigore del successo degli aquilotti e non è poco.

Ferrer 6 – Concede un rigore in modo molto ingenuo appena entrato in campo, ma lotta fino alla fine insieme ai compagni.

Wisniewski S.V. – Entra molto bene.

Semplici 7,5 – Non rischia Ekdal dal primo minuto, decidendo di lanciare al suo posto Zurkowski per limitare il raggio d’azione di Brozovic. La scelta non convince, allora ci prova con Agudelo, ma le cose non cambiano di molto. A rimetterci è Bourabia che non riesce a reggere l’urto del centrocampo nerazzurro e, nel primo tempo, lo Spezia non riesce a mettere fuori il naso dalla metà campo (traversa di Agudelo a parte). Nel secondo tempo invece i cambi lo premiano: Ekdal ridà equilibrio, Maldini la indirizza e Kovalenko serve la chance del nuovo sorpasso aquilotto, ma soprattutto pare giovare il ritorno alla difesa a 4. Ne risulta una prestazione più di sostanza che di palleggio, ma la grinta e lo spirito di sacrificio dimostrato questa sera, sono da ascrivere all’approccio positivo e propositivo che ha inculcato alla squadra dal suo arrivo. Una prova tangibile l’hanno fornita gli atteggiamenti in campo di Maldini e Kovalenko, rigenerati dal tecnico toscano. La via della salvezza è ancora irta di ostacoli, ma questi tre punti pesano come macigni sulle chance dei bianchi. 

Arbitro Marinelli 6 – Pochi dubbi sui rigori concessi, anche se su quello sbagliato da Lautaro deve ricorrere al VAR. Discutibile semmai la distribuzione dei cartellini gialli, a penalizzare solo lo Spezia.

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