SPEZIA-MILAN: 2-0 VIVI PIU’ CHE MAI, WISNIEWSKI ED ESPOSITO FIRMANO L’IMPRESA

Per la prima volta in zona rossa, i bianchi reagiscono con una prestazione di grande attenzione e concretezza, coronata da un finale di gara spettacolare, con le reti di Wisniewski ed Esposito. Ancora una volta il Milan esce sconfitto dal 'Picco', ma questa volta lo fa di fronte al tutto esaurito. Giochi salvezza riaperti, domenica match decisivo a Lecce.

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È successo di nuovo, dopo le vittorie degli scorsi anni, lo Spezia batte di nuovo il Milan e lo fa nel momento in cui era indispensabile farlo.
Per la prima volta in zona rossa, i bianchi reagiscono con una prestazione di grande attenzione e concretezza, coronata da un finale di gara spettacolare, con le reti di Wisniewski ed Esposito.

Semplici cambia qualcosa nell’assetto tattico, tornando al 3-5-2, visto nel primo tempo contro l’Inter, ma questa volta lo schieramento risulta più efficace, sia in fase difensiva che offensiva.
Amian e Reca si piazzano sulle fasce, Wisniewski, Ampadu e Nikolaou danno solidità alla fase difensiva, Esposito detta i tempi con Buorabia ed Ekdal mezzali, mentre Gyasi affianca Nzola davanti.

I rossoneri si giocano una grossa fetta di Champions, tanto che Pioli, assenze a parte, effettua un tournover limitato in vista del match di ritorno della semifinale contro l’Inter.
La difesa è quella titolare con Kalulu al posto di Calabria, nel mezzo c’è Pobega con Tonali, mentre in avanti, dietro a Rebic ci sono Saelemaekers e Origi sugli esterni e Diaz sulla trequarti.

La squadra di Pioli si vede nel primo tempo con una conclusione di Tonali che si stampa sul palo, seguita da una saetta dai 25 metri di Hernandez che scalda i guanti di Dragowski.
È il periodo in cui i bianchi sono più prudenti, quasi che studiassero gli avversari per trovare contromisure e punti deboli.

Mano a mano che scorre la prima frazione infatti, sale di tono anche la manovra offensiva di Gyasi e compagni che iniziano a creare apprensione dalle parti di Maignan.
Ci prova Amian di testa, poi la difesa respinge le conclusioni di Buorabia e Reca.
Si va al riposo con uno Spezia in crescita.

Nessun cambio all’intervallo, ma in avvio della ripresa, sembra lo Spezia ad avere l’inerzia positiva alla ricerca del possibile vantaggio.
Dall’altra parte Pioli sembra intuire le difficoltà dei suoi, ricorrendo a qualche cambio, sia per cercare di dare nuova linfa, sia per far riposare qualche possibile protagonista della sfida di martedì prossimo.

I rossoneri si rendono pericolosi con un’incursione di Diaz che però calcia sull’esterno della rete con Dragowski in uscita.
Dall’altra parte, dopo un contropiede condotto da Nzola, fermato dall’arbitro per ammonire lo stesso numero 10 spagnolo, è Ekdal a impegnare Maignan in uscita.

Semplici inserisce Zurkowski per Bourabia, è lo Spezia ora ad avere il pallino del gioco, tanto che sugli sviluppi di un corner arriva il vantaggio: Amian colpisce di testa, la palla si stampa sul palo e carambola su Ballo Tourè, prima di finire dalle parti di Wisniewski che insacca da centravanti.
Il ‘Picco’ finalmente può esplodere e la tifoseria bianca capisce che si può fare l’impresa.

Il Milan reagisce più di nervi che con attacchi ragionati, e la difesa spezzina tiene botta, grazie alla fisicità e alle qualità aeree di Wisniewski, ma tutti danno il loro contributo con bravura.
Praticamente i rossoneri non riescono mai a impegnare Dragowski, mentre di contro Nzola in ripartenza si conferma un cliente difficile per la difesa ospite.

Proprio da un fallo sui venti metri, commesso sull’attaccante spezzino, arriva il raddoppio di Esposito, abilissimo a pescare il sette alla destra di Maignan vanamente proteso in tuffo.
È il giusto coronamento di una gara in crescendo per il centrocampista napoletano, anche ingiustamente talvolta criticato, ma che sta trovando la sua dimensione nella massima categoria.

Il doppio vantaggio spegne il Milan ed esalta i bianchi e il ‘Picco’, e i sei minuti di recupero passano senza danni per la difesa spezzina, più che mai concentrata per tutta la gara sia sulle azioni manovrate che sui calci piazzati.
L’ovazione al fischio finale sa di liberazione e speranza, di rinnovato entusiasmo e voglia di crederci, anche perché questa squadra non merita di retrocedere ed è pronta a far di tutto per sovvertire la sorte avversa.
Domenica prossima la sfida al “Via del Mare”, ma con questo Spezia, tutto è possibile…

Tutte le info sul match a questo indirizzo.

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