Nello Stadio che costò la dolorosa retrocessione nella scorsa stagione, lo Spezia torna a testa alta e ai punti strameriterebbe la vittoria sia sotto il punto di vista del gioco che delle occasioni avute.
Al ‘Mapei’ i bianchi dominano per larghi tratti del match, specie nella ripresa, impegnando più volte il portiere Satalino, ma non riescono a mettere a segno l’agognata rete del vantaggio.
La giornata è di quelle che richiamano importanti sfide del passato, sono 10 mila gli spettatori di cui un migliaio di fede bianca, anche se in entrambe le squadre c’è un po’ di preoccupazione per la posizione di classifica.
Paradossalmente però, con l’andare del match, le parti sembreranno invertite rispetto alla classifica, con i padroni di casa a soffrire molto per tutta la ripresa.
D’Angelo questa volta fa partire Verde davanti, con Falcinelli e il supporto di Jagiello, sugli esterni Cassata agisce a destra, mentre Elia a sinistra con la coppia Nagy-Esposito nel mezzo.
Dietro Mateju viene arretrato nei tre difensori con Hristov e Nikolaou a chiudere la linea davanti a Zoet.
Nesta risponde con il classico 3-4-2-1 dell’ultimo periodo con Gondo punta centrale supportato da Portanova e Girma, rientra Sampirisi in difesa con Fiamozzi che si sposta a centrocampo.
L’idea del tecnico di casa è quella di palleggiare nel mezzo per poi provare a servire gli attaccanti in profondità, gioco che i suoi riusciranno a fare solo in rare occasioni.
Già in avvio infatti i bianchi sono più aggressivi e determinati, anche se il primo giallo Portanova lo prende dopo un minuto.
Con il passare dei minuti sono proprio gli uomini di D’Angelo a prendere metri sul terreno di gioco con un Verde molto mobile su tutto il fronte dell’attacco e che inizia a mettere in difficoltà la difesa dei granata.
Proprio Verde è il primo ad andare vicino al gol, su azione di un Cassata che, sin da subito, si trova molto a suo agio sulla corsia esterna, risultando anche molto più efficace del solito in fase offensiva.
La deviazione dell’attaccante però lambisce il palo a portiere battuto.
Qualche minuto dopo è Cassata ad avere la palla buona dopo essersi liberato in area di rigore, ma si fa ingolosire dalla conclusione e trova la respinta del portiere quando forse avrebbe potuto servire Falcinelli.
Non è finita, gli aquilotti orchestrano una spettacolare offensiva sulla destra con tocchi tutti di prima, sino ad arrivare al cross di Cassata per Falcinelli che gira di prima intenzione verso la porta ma trova ancora Satalino pronto alla parata.
Solo nel finale di tempo i padroni di casa mettono la testa fuori dalla propria metà campo, colpendo anche un palo con un colpo di ginocchio da parte di Girma, su cross di Fiamozzi, una fiammata che poteva costar cara e che rimarrà l’azione più pericolosa imbastita dai granata nell’intero incontro.
Nella ripresa il predominio tecnico dello Spezia aumenta ancora, grazie anche alla coppia Nagy – Salvatore Esposito che prende in mano il centrocampo, e Nesta non riesce nemmeno con i cambi a invertire la tendenza.
D’Angelo invece vede i suoi girare nel modo giusto, anticipare molto spesso gli avversari e avventarsi con determinazione sulle seconde palle e quindi lascia per più tempo in campo a formazione iniziale.
Intanto è ancora Satalino a opporsi ancora a Cassata, mentre Hristov per due volte su azione d’angolo sfiora il bersaglio.
I primi cambi per il tecnico spezzino quasi alla mezzora con Bandinelli e Pio Esposito che prendono il posto di Jagiello e Falcinelli.
Giusto il tempo per Cassata di coronare l’ottima prestazione con un ingenuo giallo che gli farà saltare la gara con l’Ascoli al ‘Picco’, per vedere in campo Vignali, proprio al posto del centrocampista spezzino.
Il finale è quasi un assedio aquilotto, in questo frangente si cerca anche il lancio per la spizzata dell’attaccante scuola Inter, proprio su uno di questi Esposito colpisce di testa ma dopo aver spinto da tergo il diretto avversario, il portiere arriva anche su questo pallone, ma Vignali sul secondo palo mette in rete, tutto inutile.
Esposito non ci sta, si scatena una mischia nella quale Kabashi rifila una testata al volto all’attaccante rimediando il rosso, mentre Pio viene ammonito.
D’Angelo getta dentro anche Moro, ma per l’arbitro ci sono solo 4 minuti di recupero.
L’occasione per vincere lo Spezia se la procura, con Pio che spara alle stelle, ma l’arbitro fischia comunque un precedente fallo di Vignali.
Finisce quindi a reti inviolate, con tanto rammarico in casa Spezia, ma anche la consapevolezza che la squadra è pronta per le partite decisive, sia a livello mentale che fisico.
E dopo la sosta, per la doppia sfida casalinga con Ascoli e Lecco, D’Angelo potrà di nuovo contare sia su Reca che su Kouda, armi in più per poter scardinare le difese avversarie in un finale di stagione che si annuncia imprevedibile e combattuto.
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