Lo Spezia perde a Mantova l’ultimo treno per la promozione diretta in serie A al termine di una partita che sembrava vinta, poi pareggiata dopo aver giocato l’ultima mezz’ora in dieci per un’ingiusta espulsione, quindi addirittura persa in un convulso finale.
Ma almeno l’enorme beffa al 97′ viene evitata perché la rete de 3-2 è viziata da fuorigioco. Anche se il punto serve solo per mantenere la Cremonese a meno sei, visto che il Pisa è andato a più sette a cinque giornate dalla fine. E poco ci importa che il Sassuolo sia già promosso in serie A.
Il Mantova ha ripagato lo Spezia con la stessa moneta della gara di andata al Picco, quando Falcinelli agguantò il pareggio al 94′. L’uomo della provvidenza per i virgiliani è Maggioni, che con la sua doppietta ha portato la partita dallo 0-2 al 2-2.
Ma non sapremo mai come sarebbe finita se l’arbitro Ghersini non avesse espulso Bertola per un fallo su Mensah molto discutibile.
Purtroppo lo Spezia in dieci non è stato più lo stesso e Il Mantova è riuscito a recuperare lo svantaggio. Arrivando perfino a un’incredibile vittoria se Cella non fosse stato in fuorigioco sugli sviluppi dell’ennesimo corner dei virgiliani che ne hanno battuti nove, contro solo uno dello Spezia.
Lo Spezia, seguito da mille tifosi che non avevano ancora abbandonato il sogno della promozione diretta, è partito ben motivato per cercare di vincere la partita.
E l’ha sbloccata presto, dopo 17′, sugli sviluppi dell’ennesimo calcio piazzato di Salvatore Esposito per la testa di Aurelio ‘dimenticato’ dalla difesa del Mantova. Pallone nel sacco e partita che si mette nel migliore dei modi per le Aquile. Il Mantova però non ha alcuna intenzione di fare la vittima sacrificale e mette un po’ in apprensione la retroguardia spezzina con il veloce e sgusciante Mensah e il sempre insidioso Mancuso che quando vede lo Spezia segna sempre, ma questa volta gli andrà male.
La posizione più avanzata di Salvatore Esposito per recuperare palloni al Mantova che parte sempre dal basso, è la mossa azzeccata di mister D’Angelo.
E proprio da uno di quei palloni intercettati lo Spezia crea i presupposti per il raddoppio: Lapadula in area è altruista per Nagy che però sbaglia completamente il tiro.
Il finale del primo tempo è tutto del Mantova che ha tre occasioni per pareggiare.
Sulla prima, in contropiede, è determinante la chiusura di Nagy sempre prezioso in fase difensiva (se facesse anche gol, sarebbe il massimo), sulla seconda Gori compie una gran parata su Galuppini, poi lo stesso Galuppini vede sfilare a fil di palo un pericolosissimo colpo di testa.
Lo Spezia, però, ha lasciato un po’ troppo il pallino in mano agli avversari. Anche perché il Mantova, che in fase offensiva riesce sempre a rendersi pericoloso, in difesa non sembra insuperabile. Se è la terza peggior retroguardia del campionato, un motivo ci sarà.
Mister D’Angelo nell’intervallo chiede alla squadra di non abbassarsi troppo e il secondo tempo inizia come meglio non potrebbe. Lo Spezia torna ad attaccare e dopo 7’ raddoppia con la premiata ditta Esposito: assist di Pio per Salvatore che dal limite dell’area trova l’angolo basso senza che Festa possa arrivarci. Applausi meritati.
E Lapadula, poco dopo, lanciato da solo davanti alla porta, angola troppo il diagonale che avrebbe chiuso anzitempo la partita.
Si, perché a mezz’ora dalla fine Bertola viene espulso dopo il richiamo del Var Volpi a Ghersini per un intervento sul polpaccio di Mensah. Un fallo da giallo che diventa rosso e si rivelerà determinante.
E’ la terza partita di fila che lo Spezia rimane in dieci per un’espulsione. D’Angelo fa esordire lo spezzino doc Mattia Benvenuto per cercare di arginare le velleità di rimonta del Mantova. Che accorcia le distanze con Maggioni a 10′ dalla fine.
E’ proprio destino che lo Spezia debba soffrire. D’Angelo butta nella mischia anche Giorgeschi che finora aveva giocato solo pochi minuti. Brividi freddi sul palo colpito da Galuppini e sul diagonale fuori di un soffio di Ruocco, il Mantova si lancia all’arrembaggio e i sei minuti di recupero sembrano un’enormità.
E proprio nell’extra time, da azione d’angolo dopo una grande parata di Gori, ancora Maggioni segna di testa il pareggio per i lombardi. Che hanno avuto il merito di crederci sempre e hanno trovato uno Spezia che ha concesso troppo, senza riuscire più a ripartire.
C’è tanta amarezza per aver visto sfumare una vittoria che sembrava già acquisita. Ma il campionato continua, guai a mollare adesso.