Il Pisa non può ancora festeggiare, lo Spezia nemmeno, ma il terzo posto in vista dei play off è sempre più vicino. Nel primo maggio dei risultati a sorpresa in serie B, le Aquile sbrigano con autorità la pratica Salernitana e raggiungono quota 63 punti, facendo già meglio, a tre giornate dalla fine, della squadra di Vincenzo Italiano che poi fu promossa.
È stato il giorno del debutto, fortunato, al Picco del nuovo proprietario Tom Roberts e del presidente Charlie Stillitano. La stabilita economica, evidentemente, aiuta anche i risultati sul campo e in ottica play off è una buona notizia.
D’Angelo cambia la formazione per far rifiatare i più affaticati, come Elia, in vista delle due partite in tre giorni, alle tre del pomeriggio e con questo caldo.
Non c’è Lapadula tra i titolari, fiducia a Falcinelli che gioca a fianco di Kouda dietro a Pio Esposito in un inedito 3-4-2-1. A proposito di Kouda, è sembrato un altro rispetto alla sua ultima apparizione al Picco contro il Brescia, non solo per il gol che ha sbloccato la partita e per quello che gli ha negato Cheistensen con una grande parata, ma anche per la fase di imposizione e per i recuperi difensivi.
Guardi la Salernitana giocare e capisci perché abbia solo 36 punti, con una salvezza ancora tutta da conquistare, anche se poi nella ripresa la squadra di Marino andrà meglio.
Il primo tempo dei campani è tutto in un colpo di testa di Cerri che esce di un nulla, vero che poteva essere l’1-1, ma è un po’ troppo poco. Lo Spezia, senza strafare, merita ampiamente il vantaggio.
Nel secondo tempo i ritmi si abbassano ulteriormente per il gran caldo e la Salernitana ne approfitta per mettere la testa fuori dal guscio, guadagna una serie di calci d’angolo e Gori deve salvare con l’aiuto del palo su una gran botta di Ghiglione.
Marino capisce che può anche pareggiare e inserisce l’ex Verde, applauditissimo, e Simy.
D’Angelo risponde con Colak e Cassata al posto di Falcinelli e Kouda. Il piglio di Cassata è quello giusto, senza inutili cartellini, finalmente il ragazzo di San Terenzo sembra tornato quello di prima.
Verde si accende e la Salernitana si rende pericolosa colpendo un palo clamoroso con Hrustic, servito proprio dal fantasista in prestito dallo Spezia, a Gori battuto. Questa volta gli dei del pallone hanno voluto bene ai bianchi. Se fosse arrivato il pari non ci sarebbe stato nulla da dire.
Altra girandola di sostituzioni prima dell’ultimo quarto d’ora. Quella azzeccatissima di Luca D’Angelo è Vignali, che appena entrato segna il 2-0 sotto la curva nel momento forse più difficile per le Aquile. Quinto gol per lo spezzino, bravo a risolvere una situazione dove il pallone sembrava non volesse entrare, con il ventitreesimo palo colpito dallo Spezia.
La partita, praticamente, finisce qua. C’è tempo per un ‘golasso‘ sfiorato da Bertola con un fendente dal limite dell’area che sibila vicino all’incrocio dei pali, e per un tiro di Verde che si vede negare da Gori la gioia della rete.
Grande festa dei tifosi aquilotti al triplice fischio, peccato solo che il Picco presentasse molti vuoti, soprattutto nei distinti, come se non fossero presenti tutti gli abbonati. Per andare in serie A, ci sarà bisogno del pubblico delle grandi occasioni.
Un’ultima considerazione: per la seconda partita consecutiva lo Spezia non ha avuto neppure un ammonito. Tanta roba.