Lo Spezia compie un altro piccolo passo verso il ritorno in serie A, pareggiando senza gol sul campo della Cremonese la gara di andata dei play off.
Una prestazione di carattere della squadra di D’Angelo, molto più dei grigiorossi di Stroppa, con un risultato importante e tutto sommato giusto.
Lo Spezia meglio nel primo tempo e la Cremonese più intraprendente nel secondo, alla ricerca di quella vittoria che poteva far pendere la bilancia dalla parte lombarda.
Alle Aquile è stato annullato un gol ad Aurelio dopo un quarto d’ora, la Cremonese ne ha sbagliati due facili nella ripresa con Azzi e soprattutto Johnsen, che potevano cambiare le carte in tavola.
Un passo avanti dello Spezia, certo, però è ancora tutto da giocare. Guai a pensare che il traguardo sia più vicino, le percentuali sono sempre 50 a testa.
Perché domenica potrebbe succedere di tutto e la Cremonese ha già vinto al Picco venti giorni fa.
È chiaro, però, che con un altro pari sarà lo Spezia a tagliare il traguardo e poter giocare per due risultati su tre, indubbiamente è un vantaggio.
A cercare il pelo nell’uovo, buono il risultato ma lo Spezia è un po’ mancato in fase offensiva nel secondo tempo, quando il portiere della Cremonese non ha fatto neppure una parata. Ma siamo certi che domenica le Aquile non giocheranno per il pari davanti ai dodicimila del Picco.
Atmosfera distesa prima dell’inizio, sia fuori che dentro lo ‘Zini’, nonostante l’altissima posta in palio.
La sportività prima di tutto, questo è già un buon risultato. Il rammarico per la mancata vittoria un po’ c’è.
A volte le promozioni si decidono per un braccio un po’ più staccato dal corpo, come quello di Aurelio che si è visto annullare il gol del vantaggio dopo un quarto d’ora, che avrebbe forse cambiato le sorti della partita. Tirando le somme, però, quella è stata l’unica vera occasione per le Aquile.
Questa volta c’è Elia sulla sua fascia e Azzi non fa il diavolo a quattro come era accaduto venti giorni fa al Picco.
Anzi è più il giocatore della Cremonese a doversi preoccupare dell’esterno dello Spezia.
La Cremonese non sembra impeccabile in difesa e costruisce poco in attacco, però mai fidarsi delle apparenze.
Infatti nel recupero del primo tempo i grigiorossi potevano andare in vantaggio sugli sviluppi di un calcio piazzato, il tiro a botta sicura di Collocolo all’altezza del dischetto del rigore, è stato respinto da Bandinelli che fino a quel momento si era visto poco, ma si è fatto trovare nel punto giusto al momento giusto.
L’ineffabile arbitro Pairetto ha rischiato un’altra volta di causare danni irreparabili allo Spezia, quando ha estratto un incredibile cartellino rosso per Bandinelli reo di un fallo non certo cattivo su Collocolo.
Meno male che il Var Mazzoleni lo ha invitato ad andare a rivedersi l’azione. E il cartellino è diventato giallo.
Il primo tiro in porta del secondo tempo è di Vasquez, al volo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma Gori è attento.
Stroppa toglie Vandeputte e inserisce De Luca per dare più peso all’attacco.
La difesa aquilotta si dimentica di Azzi ma per fortuna il suo tiro è alle stelle.
Però le Aquile iniziano a soffrire un po’ di più, soprattutto perché faticano a tenere palla a centrocampo e la Cremonese riparte subito. Brividi per una punizione di Vasquez di poco sopra la traversa.
D’Angelo si gioca la carta Salvatore Esposito al posto di Bandinelli e inserisce anche Kouda per Di Serio, ma le trame offensive restano nella volontà e non si traducono nei fatti.
Johnsen, solo in area di rigore, grazia lo Spezia calciando in curva a un quarto d’ora dal termine. La Cremonese prova a vincerla ma non ci riesce, lo Spezia riesce anche nell’impresa di non fare ammonire i sei diffidati, tanta roba.
Non è ancora finita e saranno i tre giorni più lunghi di sempre.