Il PAGELLONE della Stagione – La DIFESA

Tanti i voti positivi per quella che è la miglior difesa del campionato cadetto, su tutti spicca capitan Hristov nonostante un finale di stagione non esente da errori. Wisniewski è tornato il gigante ammirato pre-infortunio al crociato, Mateju una roccia dalla quale appare doveroso ripartire.

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Stefano Gori – Foto Patrizio Moretti

GORI 6,527 presenze, 2.340 minuti giocati:
E’ vero, non ha terminato la stagione sui livelli cui ha abituato per un bel pezzo di campionato nel quale è stato chiamato a difendere la porta delle aquile, prima e dopo l’arrivo di Chichizola. Pesa non poco quell’errore di lettura durante il duello Hristov – De Luca che ha spalancato la via della rete al centravanti grigio rosso nel primo tempo della finale di ritorno dei Play Off.
Mister D’Angelo si fidava ciecamente di lui avendolo per più di un campionato intero a Pisa, quando si è trattato di dover sostituire Sarr a poco più che campionato appena iniziato si rivela un portiere affidabile, molto bravo tra i pali soprattutto quando si tratta di adoperare l’istinto in situazioni critiche. Tecnica da limare per quanto concerne l’uso dei piedi, non ha paura ad uscire mostrando tempi più che positivi anche nel traffico.
Numerosi i suoi clean-sheet sebbene quasi tutti frutto di un periodo nel quale la retroguardia aquilotta concedeva davvero le briciole agli avversari in termini di perforabilità.
Poche speranze di riconferma.

Leandro Chichizola – Foto Patrizio Moretti

CHICHIZOLA 5,511 presenze, 990 minuti giocati :

E’ stato un ritorno applaudito da tutta la piazza sportiva quello di Leandro Chichizola durante il mercato di riparazione. Mister D’Angelo ha provato ad alzare l’asticella con un portiere d’esperienza, fresco vincitore del campionato cadetto a difesa della porta del Parma, un estremo difensore in grado di agire da difensore aggiunto in fase di impostazione. Il tecnico abruzzese sacrifica il pur buono rendimento di Gori fino a quel momento proprio per cercare di guadagnare qualcosa in più in termini di pulizia tecnica del gioco da dietro, e se su questo punto l’argentino ha ben pochi rivali in questa categoria, è tra i pali che non ha mai fornito prestazioni sopra le righe: qualche titubanza, qualche piccolo errore più o meno decisivo nell’economia di qualche gol preso. Ma, soprattutto, pochi scatti di reni e pochissimi miracoli proprio nel momento in cui lo Spezia ha sofferto di più.
Si potrebbe, però, ripartire anche da lui, dal suo attaccamento alla maglia bianca e dalla sua integrità fisica potendo trovare senz’altro giovamento dall’iniziare la stagione coi compagni e con lo staff tecnico, senza sottovalutare il ruolo da chioccia che potrebbe continuare a fornire per Mascardi, giovane portiere di sicuro avvenire sul quale lo Spezia punterà molto, a breve.

Fallou Sarr – Foto SCN

SARR S.V.4 presenze, 360 minuti giocati :

Lo Spezia aveva puntato su di lui per il ruolo da titolare tra i pali ma la sfortuna ha continuato a perseguitarlo dopo averlo colpito nelle stagioni precedenti, stagioni nelle quali aveva mostrato grandi potenzialità.
Due infortuni – e non di lieve entità – dopo aver destato ottime impressioni iniziali, un calvario iniziato in quella folle gara di settembre contro il Cesena al “Picco”. Si potrebbe ripartire anche da lui, oltre che da Chichizola, per quanto pesi l’incognita legata al suo pieno recupero fisico.

Diego Mascardi – Foto SCN

MASCARDI S.V. – Non ha messo minuti ma ha fatto una stagione di ottimo apprendistato dietro portieri di assoluto livello. C’è grande interesse su di lui, protagonista di stagioni giovanili nelle quali ha attirato molti occhi nel panorama calcistico nazionale. Lo Spezia se lo coccola e sceglierà il momento giusto per lanciarlo, probabilmente non da titolare immediato.

Bertola e Soleri – Foto Patrizio Moretti

BERTOLA 6,528 presenze, 2.286 minuti giocati
E’ stata la stagione della consacrazione per il classe 2003 proveniente dal vivaio aquilotto, mister D’Angelo punta su di lui dopo il finale della scorsa stagione nella quale mostra sempre maggiore consapevolezza e maturità, qualità tecniche non indifferenti, ottime letture e tanta determinazione, tutti elementi che gli consentono di essere convocato in pianta stabile nella Nazionale Under 21 ed essere considerato a tutti gli effetti uno dei prospetti di maggior avvenire del calcio italiano.
Sono tanti i taccuini sui quali si scrive di lui, attirati anche da una situazione contrattuale che non agevola lo Spezia, incapace forse di intervenire a suo tempo – durante un’altra gestione sportiva – per il prolungamento contrattuale del difensore nativo di Carrara.
A lui e ai suoi procuratori resta e resterà sempre l’onta di non aver accettato un prolungamento contrattuale doveroso per le leggi non scritte del calcio, doveroso da un punto di vista morale e sostanziale, per venire incontro ad una società che ha creduto nel ragazzo, ha saputo lanciarlo e valorizzarlo anno per anno coi tempi e con le esperienze giuste.
La beffa è data dall’infortunio muscolare che lo toglie dal momento più caldo e decisivo della stagione nell’ultimo tratto di campionato, Play Off compresi, quando qualche rotazione in più sarebbe stata benedetta nella gestione delle forze di un reparto arretrato rivelatosi improvvisamente all’osso.
Parametro zero che si accaserà in Serie A.

Ales Mateju – Foto SCN

MATEJU 739 presenze, 3.250 minuti giocati

Stakanovista del reparto arretrato, era arrivato durante lo scorso campionato tramite mercato di riparazione e aveva contribuito ad alzare un muro idoneo ad ottenere una striscia di risultati positivi fondamentale per la salvezza dello Spezia. Ha all’attivo tanta esperienza maturata in serie cadetta, tra promozioni conquistate – a Brescia – e annate più anonime – quella a Palermo.
Braccetto di destra ideale di una difesa a tre, si trova spesso sacrificato a giocare a sinistra cavandosela con le sue ottime doti da marcature puro, caratteristiche fisiche e atletiche ideali per primeggiare negli uno contro uno e un ardore agonistico cruciale per il calcio di mister D’Angelo.
Tra le principali qualità non spicca la fase di impostazione.
E’ stato utilizzato anche come centrale della difesa a tre, cavandosela egregiamente, e come quinto di destra del centrocampo riuscendo a trovare anche la via del gol.
Una delle colonne, dunque, della difesa meno battuta del torneo, uno da cui ripartire senza se e senza ma, avendo chissà la possibilità di ritrovare la sua mattonella di destra preferita nel caso Wisniewski venga ceduto.

Wisniewski festeggia dopo il gol – Foto Patrizio Moretti

WISNIEWSKI 737 presenze, 3.149 minuti giocati

E’ tornato ai suoi livelli pre-infortunio, il gigante polacco. Quei livelli mostrati anche durante la maledetta stagione della retrocessione dalla serie A che avevano attirato su di lui le attenzioni di squadre disposte a spendere cifre molto importanti. Fu una beffa per tutti: per lui, per Alvini, per le casse societarie, ma fu intanto a livello sportivo che lo Spezia patì eccome la sua assenza.
Quest’anno mister D’Angelo punta sul suo recupero dopo averne attestato la guarigione sul finale della precedente stagione, e tutto fila per il meglio: un rendimento senza pause, un blocco di granito che giganteggia nel gioco aereo ma sa sempre trovare la postura adatta – oltre che il dinamismo sufficiente – per primeggiare anche nei duelli palla a terra.
Un osso duro per qualunque tipologia di avversario, impossibile da spostare, uno che inevitabilmente si fa sentire anche in area di rigore avversaria sui calci piazzati.
Tutte queste qualità, unite al suo completo recupero fisico e alla giovane età, lo rendono difensore estremamente appetito sul mercato sebbene forse non ai livelli di due estati fa, quando si parlava di squadre pronte ad investire cifre vicino ai 10 milioni di euro.
Per caratteristiche, in cadetteria, nessun difensore come lui.
Lo Spezia probabilmente lo lascerà partire per una cifra congrua, un gruzzoletto indispensabile per investire in profili di qualità e di prima fascia.

Petko Hristov – Foto Patrizio Moretti

HRISTOV  7,5  –  38 presenze, 3.420 minuti giocati

Personalità e tempra da leader, punto di riferimento, continuità di rendimento, attaccamento alla maglia:
Capitano, in una sola parola.
Alla stregua di Wisniewski, anche lui è mancato terribilmente allo Spezia post – retrocessione dalla A sotto la guida di Alvini: con lui la musica è cambiata in termini tecnici, tattici e mentali.
Sembra esserne passata di acqua sotto i ponti da quando un giovane difensore bulgaro arrivato dalla Fiorentina come parziale contropartita nell’affare Italiano, affrontò con buona disinvoltura gli esordi in serie A agli ordini di Thiago Motta.
Mister D’Angelo costruisce intorno all’ex viola l’intero apparato difensivo e viene ripagato da una stagione straordinaria, di sicuro non scalfita da qualche errore commesso nella parte finale del campionato e dei Play Off.
Ripartire da lui appare più che mai essenziale per tornare a costruire le fondamenta di un nuovo sogno.
Gli estimatori non mancano, in Italia e all’estero, ma testa e cuore appaiono più che mai sintonizzati su questa piazza, su questa maglia. Una società ambiziosa non potrà che fare muro e rimetterlo al centro del progetto..

Reca al cross – Foto SCN

RECA  6  –  28 presenze, 1.723 minuti giocati

Sembrava essere finalmente una stagione priva di intoppi muscolari e invece sul più bello ci ricasca, alle porte della primavera, pregiudicando anche un finale di campionato nel quale sarebbe servita come il pane la sua spinta. Fino all’infortunio il suo apporto non ha i picchi di rendimento conosciuti in passato, se non a sprazzi. A più riprese, vi è stata quasi la sensazione del freno a mano tirato, di una gestione degli “strappi” e della sollecitazione muscolare volta ad evitare nuovi inconvenienti. L’infortunio muscolare patito durante la sfortunata gara casalinga contro il Brescia priva le aquile della forza del polacco in vista del rush finale e la squadra ne risente in termini di forza muscolare, viene a mancare freschezza, vengono a mancare ricambi preziosi nel 3-5-2.
Potrebbe essere ai saluti, non avendo raccolto per tempo la proposta di rinnovo contrattuale offertagli nei mesi scorsi dalla società di via Melara.

Luca Vignali esulta – Foto Patrizio Moretti

VIGNALI  6,5  –  32 presenze, 1.836 minuti giocati

Titolare in venti delle trentadue presenze stagionali, si rivela ancora jolly prezioso, tutto-fare dalla cintola in giù: dove lo metti piazza la sua sufficienza presso che garantita, un rendimento costante e impreziosito da 5 reti. Una nota, questa, che non fa che rispolverare le sue qualità da mezzala e le sue capacità di inserimento, la sua freddezza sotto porta emersa anche in occasione del gol della pazza illusione sotto la Ferrovia nella finale contro la Cremonese. E’ da considerare a tutti gli effetti un giocatore perfetto nelle rotazioni di una squadra cadetta, una garanzia con grande spirito di adattamento. Qui si sente a casa, è a casa, il suo lavoro prezioso all’interno del gruppo contribuisce a creare un senso di appartenenza concreto e sempre tangibile. Farà senz’altro parte del gruppo che guiderà la riscossa per la stagione che verrà.

Aurelio propizia il gol del vantaggio – Foto SCN

AURELIO 6,529 presenze, 1.482 minuti giocati

Trova il campo più che altro per spezzoni di gara prima dell’infortunio muscolare occorso a Reca, dopo di che diventa il titolare della corsia mancina dando il suo apprezzato contributo in termini di ardore agonistico e spirito di sacrificio, interpretando certamente il ruolo diversamente dal compagno polacco: più ordine, meno sgroppate.
E’ andato vicino tanto cosi dall’essere l’uomo del destino. Nella finale di andata contro la Cremonese trova la via del gol – poi annullato – dopo uno dei suoi perfetti inserimenti nel gioco “da quinto a quinto”, un’azione nella quale mostra tutta la sua bravura negli ultimi metri avversari; solo un rimpallo sfortunato sul gomito, dopo un miracolo di Fulignati, gli strozza la gioia di un gol che avrebbe potuto indirizzare in maniera importante la via per la massima serie. Nella gara di ritorno stessa situazione, altro inserimento coi tempi perfetti per la palla-gol che avrebbe rimesso immediatamente in piedi le aquile dopo il gol di De Luca, bravo ancora una volta Fulignati a chiudergli lo specchio.
Carattere, cazzimma e una concentratissima e rabbiosa faccia da schiaffi: una bella sorpresa per tutti e un riscatto che il D.S. Stefano Melissano è pronto a pagare al Palermo per la sua riconferma a cifre abbastanza contenute.

Salva Ferrer – Foto Patrizio Moretti

FERRER S.V. – La bellezza di rivederlo in campo, l’unione di tutti attorno al “veterano” spagnolo sancito da un lunghissimo applauso all’ingresso in campo contro il Cosenza per quella che è la sua unica presenza stagionale. Probabilmente l’ultima in maglia bianca.

GIORGESCHI S.V.

BENVENUTO S.V.

In pratica solo l’apparizione di Mantova per entrambi, si faranno, hanno bisogno di giocare.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.
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