Dopo la sconfitta del “Picco” per 1-2 contro il Palermo, il tecnico dello Spezia Luca D’Angelo ha parlato nella consueta conferenza stampa analizzando tutti i temi cruciali del match.
Sicuramente il Palermo è una squadra forte, ma c’è molto rammarico perché anche oggi avete subito due gol su calci piazzati: sono sette in totale tra i gol subiti su questo fondamentale.
“Il primo gol lo abbiamo subito su una punizione da centrocampo che era stata anche battuta male. Sul secondo gol la palla si è impennata su un colpo di testa. Ovviamente ci sono stati dei nostri errori, ma è stato un peccato perché avevamo tenuto testa a una squadra davvero importante, ma purtroppo è così. Contro le squadre forti non puoi sbagliare. Abbiamo apportato delle modifiche e stiamo lavorando molto su questo, ma non siamo ancora riusciti a sistemare tutto al meglio”.
Questo è un momento di grande difficoltà: teme che la sua avventura possa finire qui?
“Questa è una domanda che bisognerebbe porre ai dirigenti. Io sono convinto di poter aiutare la squadra a uscire da questo brutto momento, ma non sono io a decidere. La squadra e la società sono composte da brave persone e spero di poter rimanere qui. Tutti ci tengono tantissimo qui, io sono il primo, e mi dispiacerebbe lasciare, ma non sono io a decidere. C’è tutto il tempo per migliorare, ma se verrà deciso diversamente io andrò via tranquillamente, così come sono arrivato”.
Due anni fa dopo la partita contro la Feralpisalò aveva dichiarato che avrebbe salvato con certezza la squadra: si sente di confermare quella dichiarazione?
“Sono convinto che questa squadra verrà fuori dal momento critico: questa è una buona formazione e sono certo che ne possa uscire perché ci sono elementi importanti nello spogliatoio. Ora non sta rendendo come deve a livello di risultati, ma non di prestazione perché a mio avviso oggi non avremmo meritato di perdere. Credo assolutamente nei miei ragazzi e nella loro determinazione”.
Cosa può dare ancora in più mister D’Angelo a questi ragazzi?
“Io non sono un “capo popolo” o un “sergente di ferro”, sono un allenatore di campo che cerca di dare nozioni ai giocatori e preparare al meglio la fase offensiva e quella difensiva. I posso dare il lavoro di campo, studio l’avversario e insieme allo staff cerco di dare il massimo delle nozioni. In questo periodo purtroppo non sta funzionando tutto al meglio”.
Come si può risolvere il problema dei gol subiti sul secondo palo e con diversi tocchi in area piccola: come si spiega questa involuzione rispetto allo scorso anno?
“Ha ragione, è così. Tra oggi e Reggio Emilia abbiamo difeso in maniera diversa cambiando delle posizioni: abbiamo fatto bene quasi sempre tranne che in occasione del gol. Dunque vuol dire che dobbiamo lavorare ancora meglio su queste situazioni perché c’è una problematica”.
Cosa ha detto ai ragazzi a caldo nello spogliatoio?
“Dopo la partita non parlo mai perché penso che ognuno debba vivere le emozioni in modo personale: io sono molto calmo dopo la partita, ma penso sia giusto lasciare che ai ragazzi il tempo per pensare a tutto”.
Nel finale lo Spezia ha sfiorato il pareggio: la voglia di fare c’è, si può ripartire da lì?
“Si, ma la squadra stava facendo molto bene anche nel primo tempo, è stato un peccato prendere gol nel finale di frazione. Non abbiamo mollato nemmeno sul 2-0. Il pubblico ci ha sempre sostenuto, prima, durante e anche a fine partita con gli applausi perché ha visto che i ragazzi ci hanno messo tutto quello che avevano. È un momento difficile, ma sono certo che lo supereremo stando tutti uniti, squadra, staff, società e tifosi. I momenti difficili vanno affrontati insieme perché così è più facile superarli”.
