Alle Aquile serve un'impresa: pareggiare i due gol subiti a Verona per accedere alla storica finale play off. Contro il Chievo, Italiano vara il consueto 4-3-3 con Scuffet tra i pali, Ferrer, Terzi, Erlic e Vitale dietro, Maggiore, Matteo Ricci e Bartolomei in mezzo, con il trio offensivo composto da Gyasi - Galabinov - Nzola.

Risponde Aglietti con uno schieramento speculare che vede Semper in porta, Dickamann, Rigione, Leverbe e Renderti in difesa, Obi, Segre ed Esposito in mediana, Vignato, Ceter e Djordjevic tridente d'attacco.

LA SBLOCCA SUBITO GALA, NZOLA SPRECA IL RADDOPPIO

Neanche 120 secondi di orologio e lo Spezia mette subito in chiaro le cose: cross dalla destra di Bartolomei, zuccata di Galabinov e Aquile avanti. Partita di fatto riaperta, con il Chievo messo subito alle corde e incapace di uscire dalla propria metà campo. Si gioca in una sola area, quella difesa da Semper, impensierito al quarto d'ora da una gran botta da fuori di Ricci, di non molto a lato.

Non trovando sbocchi per creare una manovra di gioco fluida, i clivensi si affidano alla cattiveria agonistica, commettendo falli su falli e innervosendo la partita: a farne le spese non è soltanto lo Spezia, ma la stessa partita, già condizionata da un clima tutt'altro che semplice.

Per vedere un'altra occasione, ovviamente dei padroni di casa, bisogna aspettare la mezz'ora, quando Maggiore, dopo l'ottimo cross di Ricci dall'out di destra, impatta di testa da ottima posizione non dando però forza sufficiente e favorendo così la presa di Semper.

Cinque minuti più tardi è invece il turno di Erlic, in mischia, ma la retroguardia ospite fa muro, respingendo un tiro molto insidioso.

Ma è sul finire della prima frazione di gioco che le Aquile hanno una palla gol a dir poco clamorosa: sponda di Galabinov per l'accorrente Nzola che, ritrovatosi tutto solo dinanzi a Semper, calcia addosso al numero 1 la sfera del due a zero.

Termina così la prima trazione di gioco, con gli uomini di Italiano avanti di una rete, ancora insufficiente per garantire l'accesso alla finale play off.

MAGGIORE - NZOLA FANNO VOLARE LE AQUILE, È FINALE!

Ad inizio ripresa, dentro subito Garritano per il Chievo, fuori Esposito, ma la sostanza non cambia: è lo Spezia ad attaccare a sfiorare il due a zero, questa volta con Bartolomei, che con una rasoiata dal limite lambisce di poco il palo. È però il segnale che precede l'uno due tremendo degli aquilotti firmato Maggiore - Nzola nel giro di cinque minuti: dapprima lo spezzino, servito ottimamente da Vitale, calcia da posizione defilata spedendo la sfera sul palo interno e poi in rete, quindi il numero

14, sfruttando un contropiede, questa volta non sbaglia, punendo Semper per la terza volta.

Clivensi letteralmente sotto shock e alla ricerca di due reti per la qualificazione: Aglietti corre ai ripari inserendo Zuelli, Ongenda, Grubac, Morsay per Segre, Vignato, Djordjevic e Obi al posto del classe 2000 Vignato. Tra le Aquile spazio invece a Mora - out uno splendido Giulio Maggiore - Ragusa, Di Gaudio e Ramos per Galabinov, Gyasi e Vitale.

Dieci minuti finali a trazione Chievo, sei i minuti di recupero concessi dal Signor Abbatista nei quali i veneti ottengono al 93' un tiro dagli undici metri dopo il fallo di mano di Mora. Dal dischetto Leverbe spiazza Scuffet, riaprendo in parte le speranze qualificazione.

È però troppo tardi, i ragazzi di Italiano respingono gli ultimi assalti e conquistano meritatamente una storica finale. Ora il verdetto di Pordenone - Frosinone e poi saranno 180 minuti di fuoco!