IN PALIO LA STORIA, 11 CHE VINCE NON SI CAMBIA, NEL FROSINONE OUT LO SQUALIFICATO DIONISI

20 - 08 - 20: è il giorno dei giorni, il giorno che può portare alla gloria, il giorno che può segnare la storia. È il giorno di Spezia - Frosinone, finale di ritorno play off valevole la massima serie. Dopo l'uno a zero dell'andata, l'ultimo atto di una stagione comunque strepitosa ha il sapore di qualcosa di indescrivibile: all'interno dello stadio Picco un inevitabile silenzio misto a tensione, ansia, euforia, fuori, migliaia di tifosi in rappresentanza di una città che vuole sognare ad occhi aperti.

Capitolo formazioni: Spezia con il consueto 4-3-3 che vede confermato il tridente pesante di Frosinone. Per il resto Scuffet tra i pali, Ferrer, Terzi, Erlic e Vitale dietro, Maggiore, Bartolomei e M. Ricci in mediana con Gyasi - Galabinov - Nzola tridente d'attacco.

Risponde Nesta con un 3-5-2 che vede Bardi in porta, Krajnc, Ariaudo e capitan Brighenti in difesa, il rientrante Hass, Beghetto, Rohden, Maiello e Salvi a centrocampo, davanti Ciano - Novakovich. Fuori per squalifica Dionisi.

IL PALO SALVA LO SPEZIA, IL FROSINONE SPINGE MA IL RISULTATO NON SI SBLOCCA

Alla ricerca di una vittoria con almeno due gol di scarto, il Frosinone prova ad impostare un pressing alto sul portatore di palla, ma lo Spezia non si fa intimorire, gestendo con calma e saggezza la sfera. Partita di fatto addormentata anche se al minuto numero 11 squillo targato Frosinone che spaventa, non poco, gli aquilotti: traversone dalla destra, spizzata di Novakovich per l'accorrente Beghetto, il quale, tutto solo, colpisce col mancino un palo clamoroso a Scuffet battuto.

Un'occasione che infonde coraggio ai ragazzi di Nesta, nuovamente pericolosi al quarto d'ora con l'inserimento di Novakovich, impreciso però nella conclusione. Spezia improvvisamente intimorito e messo alle strette dai ciociari, pericolosi al 25' con uno scatenato Beghetto, lesto nell'infilarsi tra la retroguardia aquilotta e a scaricare una botta dal limite respinta in corner da un attento Scuffet.

Lo stesso numero 1 si ripete al quarantesimo, questa volta su Rohden, a testimonianza di un Frosinone in crescita e alla costante ricerca del gol che riaprirebbe i giochi.

Sul fronte opposto, lo Spezia prova a destarsi dal torpore, provando con Bartolomei a sorprendere Bardi, ma la conclusione defilata del centrocampista di casa termina sopra la traversa. Ben più vicino al bersaglio il tiro a giro di Galabinov dal limite, di un soffio a lato.

È l'ultima occasione di un combattuto primo tempo, fisiologicamente a trazione Frosinone: reti inviolate, si va a riposo sullo zero a zero.

LA SCONFITTA PIÙ BELLA, CE NE ANDIAMO IN SERIE A!!!

Nella ripresa, lo Spezia prova a rispondere colpo su colpo alla cattiveria agonistica dei ciociari, che non mollano la presa: botta di Ciano al decimo, pallone che scivola a lato creando non poche apprensioni.

Pronta risposta dei ragazzi di Italiano tre minuti più tardi, quando Nzola, servito dalla destra, manca per un soffio la spaccata vincente.

Vincente è invece la conclusione di Rohden al quarto d'ora: ottimo l'inserimento del centrocampista ospite che, trovatosi a tu per tu con Scuffet dopo la splendida giocata di Ciano, non sbaglia riaprendo di fatto i giochi promozione.

Nel frattempo, dentro l'ex Ardemagni e Tribuzzi, fuori Krajnc - Salvi, mentre tra le fila aquilotte ecco Mastinu per Gyasi e Mora per Maggiore.

Grande spinta degli ospiti con l'ingresso di Paganini e Citro negli ultimi, infuocatissimi, minuti, lo Spezia soffre, inserendo Di Gaudio, out Nzola, e Vignali per Ferrer.

Ultimi sei giri di orologio concessi dal Signor Sacchi: la tensione è a dir poco alle stelle, Ciano calcia sulla barriera una punizione dai venti metri, Vignali salva di testa sulla linea, poi è triplice fischio: lo Spezia è in serie A!!!!!!!

Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene. Forza Spezia, forza Aquile, grazie per questo meraviglioso sogno!