Dopo la sconfitta per 2-1 nell’ultima gara di campionato all'”Olimpico” contro la Roma, lo Spezia è costretto a giocarsi la permanenza in serie A nello spareggio salvezza contro il Verona. Nel post partita, il tecnico degli aquilotti Leonardo Semplici, ha parlato nella consueta conferenza stampa post gara, analizzando tutti i temi cruciali del match.
Nella situazione di pareggio, quanto rammarico c’è per l’occasione sbagliata da Zurkowski e il successivo rigore per la Roma?
“Un po’ di rammarico c’è perché sapevamo di venire a Roma e giocare contro una squadra forte e di grande valore, ma devo dire che per personalità e impegno la squadra mi è piaciuta. Dispiace aver subito quel gol a fine primo tempo perché saremmo dovuti essere più aggressivi in quel frangente. Nel secondo tempo abbiamo approcciato bene, poi abbiamo sbagliato il gol del 2-1 in maniera netta e a tre minuti dalla fine c’è stato un episodio sfavorevole. Non ho rivisto l’episodio: i miei calciatori mi hanno detto che forse poteva essere dubbio, ma ora è inutile commentare. Abbiamo perso e da martedì ci prepareremo al meglio per questo spareggio. È chiaro che anche oggi avevamo tantissime assenze, ma i ragazzi ancora una volta hanno dimostrato di crederci e di giocare da squadra e questo è l’aspetto più bello che mi porto a casa insieme alla fiducia nella prossima partita, sperando di poter recuperare qualche giocatore, anche se sarà complicato”.
Forse si attendeva nella ripresa uno Spezia più arrembante nel finale? Si poteva inserire qualche forza fresca come Agudelo un po’ prima?
“Quando subisci un gol con cinque difensori schierati in linea come è successo in occasione del pareggio, sicuramente qualcosa abbiamo sbagliato, ma non è un aspetto fisico. È chiaro che l’importanza di questa partita era fondamentale, ma io penso che i miei ragazzi abbiano dato il massimo. Nei cambi oggi non avevamo grande disponibilità: lo stesso Agudelo non era al meglio. Siamo arrivati alla fine di questa stagione un po’ in difficoltà fisicamente. Anche oggi avevo in panchina cinque o sei giocatori non disponibili. Ovviamente dispiace per questa sconfitta, ma devo fare i complimenti ai ragazzi per la prestazione perché hanno dato tutto fino alla fine e si sono impegnati al massimo”.
C’è un momento nelle scorse giornate in cui si concentra maggiormente il rammarico per essere arrivati oggi in questa situazione?
“Io posso parlare delle quindici partite in cui sono stato in panchina, delle altre non mi permetto di dire nulla. Sicuramente ci sono state delle partite, come quella contro la Cremonese, in cui avremmo potuto avere un risultato diverso per la prestazione fatta. Però purtroppo i “se” e i “ma” non portano da nessuna parte, contano solo i risultati sul campo. Alla fine i punti fatti, nonostante in questo momento ci avrebbero permesso di salvarci fino all’anno scorso, quest’anno ci condannano allo spareggio. Quindi andiamo a giocarci questa partita fiduciosi e cercando di mettere in campo il massimo”.
Forse lo Spezia soffre proprio queste gare a livello mentale e il campionato si giocherà proprio in un’ultima gara decisiva: come la preparerà?
“A parte l’ultima gara contro il Torino, nella quale dopo il 2-0 la squadra è sparita dal campo, nelle altre partite a mio parere sotto l’aspetto della mentalità e della prestazione, io ricordo delle buone gare. Magari non siamo riusciti a fare risultato, ma sulle prestazioni non posso dire nulla. Ovviamente questa sera c’è un po’ di delusione perché con un pareggio ci saremmo potuti salvare, ma così non è stato. In questo momento credo che sia importante staccare almeno un giorno, poi da martedì torneremo carichi a preparare la partita di domenica, sperando di poter recuperare qualche giocatore”.
Ci sono due immagini che rimangono impresse in questo finale di stagione: l’errore di Shomurodov a Firenze e quello di Żurkowski di questa sera. Ma come si spiega questo andamento altalenante della sua squadra capace di vincere contro Inter e Milan e perdere contro la Cremonese?
“Il picco negativo delle ultime quattro partite lo abbiamo avuto con il Torino e questo ci ha fatto perdere quella stabilità di gioco che avevamo raggiunto. Io guardo anche le prestazioni e di queste non mi posso lamentare; purtroppo sono i punti che contano e quelli non sono arrivati”.
Sarà una bella sfida anche a livello di tifoserie, entrambe molto calde. La sede dello spareggio non è ancora stata decisa, ma lei ha qualche preferenza?
“Sinceramente no, la mia unica speranza ora è quella di recuperare qualche giocatore, il campo in cui giocheremo non farà la differenza. Credo che domani ci sarà una riunione per decidere il luogo dello spareggio”.
Domenica prossima mancheranno due tasselli fondamentali come Gyasi e Amian: ha già pensato a come sostituirli?
“Cercherò di fare la conta dei giocatori che avrò a disposizione e metterò in campo l’undici che possa interpretare la gara al meglio. E’ chiaro che Gyasi e Amian sono due giocatori che, per come stavamo giocando ultimamente, sono fondamentali, visto che quando era mancato Amian avevo fatto fare il quinto a Gyasi. Proveremo a recuperare qualche giocatore per presentarci al meglio a questa sfida”.
