I turbolenti ultimi giorni di mercato, le dichiarazioni d'insoddisfazione, così come le trattative non portate a termine, alla fine hanno portato a una riflessione...
Ci sono periodi in cui l'allenatore è un uomo solo, tutte le colpe degli scarsi risultati se le prende lui, a prescindere, tutto ciò che fa è sbagliato. Quello che stona è che l'ambiente sfiduci il tecnico alla vigilia di una gara fondamentale come quella con l'Empoli. Proprio quando serve quell'unione d'intenti, pubblico, società , squadra, indispensabile per raggiungere i risultati...
Dopo la gara del Franchi, si sono scatenate critiche e accuse feroci verso chi questa squadra l'ha faticosamente costruita e chi la sta faticosamente plasmando tra mille difficoltà , quasi che la sconfitta di Firenze fosse lo spartiacque invalicabile che definisse la fine degli alibi. Ma è veramente il momento delle accuse, mentre la squadra è in piena lotta per la salvezza?
Italiano ha spiazzato quasi tutti, decidendo di giocarsi questa stagione senza rinnegare il suo credo, anzi quasi amplificandolo nella convinzione più assoluta del principio "la miglior difesa è l'attacco". L'indubbio merito del tecnico, non può nascondere i giudizi affrettati emessi nei confronti di giocatori ritenuti inadatti. In buona sostanza hanno vinto la tenacia e le idee di Italiano, le scelte di Meluso, l'entusiasmo della famiglia Platek e quei tifosi che per tutta la stagione hanno spinto la squadra verso questa impresa...
Sono gli istanti successivi al tocco di Marchizza quelli che lasciano più interdetti, quel nugolo di giocatori della Lazio che si scaglia verso l'arbitro senza colpo ferire, quel Simone Inzaghi, che fa sempre di tutto per apparire un agnellino, che si lancia all'interno del terreno di gioco sbracciando all'impazzata. Il Var Guida deve aver invocato lontane simpatie bianco celesti per richiamare l'arbitro Giua che, dal canto suo, deve aver pensato che tutto sommato è meglio il Cagliari in A che lo Spezia, altrimenti nulla si spiega, nulla ha senso...
Tra qualche ora finirà un'epoca, contraddistinta dall'apice della gloriosa storia dello Spezia, un percorso lungo 13 anni, dalla serie D alla A, per Gabriele Volpi. Si passa dalla Fondazione olandese Stichting Social Sport, agli investimenti dell'uomo d'affari americano Robert Platek, una storia ancora tutta da scrivere...
Siamo in attesa, come tutta la tifoseria, di capire in che mani finirà lo Spezia, consci però che chi acquista senza scopo di lucro, ti può capitare una volta nella tua storia, e noi ci siamo già giocati il Jolly con Gabriele Volpi. È sperabile a questo punto che la squadra faccia quadrato, che non si faccia condizionare dall'incertezza che aleggia e che ritrovi ancor più forze per mettere in pratica sul campo i dettami di Vincenzo Italiano...
Dalla quasi esaltazione per i 9 punti in 7 gare, alla depressione per i 2 nelle 7 successive. Proviamo ad analizzare numeri e percorso, pro e contro di questo primo terzo abbondante di campionato, non dimenticandoci di rendere merito a tutto ciò che di buono e di applaudito a livello nazionale, questa squadra ha fatto sino a ora, la famosa importanza dell'equilibrio...
Una storia iniziata quest'estate, un po' lontano da Spezia, laggiù nelle Marche, a Sarnano. Nel lunghissimo cammino di questo campionato, la tifoseria lo ha sempre più amato e rispettato, manca solo un passo per eleggerlo a idolo indiscusso...
La precedenza, per così dire, sarà data alla Serie A, che farà come da capofila per la ripresa, seguita poi da Serie B e Serie C, con che tempi al momento non è dato sapere, ma non potranno per forza di cose essere così distanti da quelli della categoria maggiore. Con il calcio si spera che al più presto possa riprendere tutto lo sport, e possano tornare tutti a praticarlo, sarebbe un grande segnale di ripartenza...