Dopo la sconfitta per 2-3 nella finale di ritorno al “Picco” contro la Cremonese, il tecnico dello Spezia Luca D’Angelo ha parlato nella consueta conferenza stampa post gara, analizzando tutti i temi cruciali del match.
Quanto pesa questa delusione di perdere per la seconda volta i play off?
“Dobbiamo accettarlo perché questa sera la Cremonese si è dimostrata superiore a noi: in campionato non è successo perché abbiamo fatto più punti. La partita di andata dei play off è stata equilibrata perché siamo riusciti a metterla sul piano tattico, mentre oggi la maggior esperienza, la maggior tecnica e la maggior bravura di Stroppa che sicuramente è un allenatore migliore di me, hanno pesato sul risultato. Se Aurelio pareggia a fine primo tempo, le cose cambiano ovviamente, anche perché poi eravamo stati in grado di riaprirla, ma la realtà è che la Cremonese oggi è stata più forte di noi”.
Questa sconfitta può rappresentare la fine di un ciclo? Alcuni giocatori andranno via?
“Per quanto mi riguarda in questo momento non ci sto pensando: abbiamo bisogno di staccare perché abbiamo avuto una stagione davvero impegnativa. Per quanto riguarda i giocatori, certamente qualcuno merita di andare a giocare in serie A perché ha dimostrato di valere abbastanza, ma queste sono scelte delle proprietà. Ma in questo momento non penso troppo al futuro perché la delusione da smaltire è davvero grande”.
Stroppa si è detto dispiaciuto perché lei non è andato in serie A: vi stimate e questo è evidente. Lei vuole dire qualcosa al suo collega?
“Stroppa secondo me è il miglior allenatore in serie B insieme a Grosso e a Inzaghi e non perché sono stati promossi in serie A quest’anno, ma perché hanno vinto anche in passato. Nel calcio tante volte si fa filosofia e si dice che è importante giocare bene, ma quello che conta è vincere. Stroppa è un vincente ed è una brava persona: se doveva vincere qualcuno preferisco lui anziché altri, per i quali non ho molta simpatia”.
Si potevano fare scelte diverse forse rispetto all’andata? Quali sono i motivi per cui ha scelto di Far giocare Esposito S.?
“Esposito S. ha giocato al 60-70% della sua condizione, in pratica non si è mai allenato e per questo va solo ringraziato. La scelta di farlo giocare è stata dettata dal fatto che pensavo di gestire di più la palla, ma non è capitato e di sfruttarlo di più sui calci piazzati. Siamo arrivati a questa partita con molte difficoltà a livello di articolazioni (ginocchio) in diversi giocatori come Esposito P., Vignali e Cassata. Solo la loro grande dedizione ha fatto in modo di schierarli e, se fosse stata una partita di campionato, non avrebbero mai giocato“.
Dopo questa stagione importante e i tanti record fatti, la cosa fondamentale è assolutamente ripartire da D’Angelo.
“La delusione personale rimane perché tante persone stasera allo stadio e la mia famiglia, riponevano in me una grande fiducia e io non sono riuscito a ripagarle anche a causa di un pizzico di mia incapacità. Io lo dico sempre: se non vinco, sono più dispiaciuto per gli altri che per me. Sono un uomo di sport e so che si può non vincere, ma so quanta attesa, quanta voglia e quante energie ci hanno messo e adesso saranno un po’ di giorni e notti di grande tristezza “.
Si sente di mandare un incoraggiamento ai tifosi che in questo momento stanno soffrendo per questa sconfitta?
“Non faccio appelli perché non sono il tipo. Posso solo ringraziarli per tutto quello che hanno fatto durante quest’anno. Sono molto dispiaciuto per questa grande delusione, ma sono certo che sappiano che tutti i nostri giocatori hanno dato tutto quello che avevano per raggiungere l’obiettivo della serie A”.
E’ stato sorpreso dalla difesa a quattro della Cremonese? I cambi sono forse arrivati un po’ tardi nella ripresa?
“La Cremonese ha giocato a tre e non a quattro, quindi non sono stato sorpreso. Per il resto certamente se non siamo riusciti ad andare in serie A degli errori sono stati fatti da me”.
Nello sport non è comune vedere un tributo della Curva come c’è stato questa sera, nonostante la sconfitta e la mancata serie A. Cosa ne pensa? Dopo la partita ha parlato con il presidente e il patron?
“Li ho visti solo a fine partita e ci siamo solo salutati. Lo scorso anno prima della partita contro la Cremonese avevamo avuto un incontro non piacevole con la tifoseria che ci contestava. A distanza di un anno, oggi in tantissimi ci hanno accompagnato verso lo stadio: perciò io non posso che ringraziarli e il mio dispiacere più grande è quello di non aver dato alla tifoseria quello che merita perché abbiamo uno stadio strepitoso ed un pubblico eccezionale che avrebbe meritato la serie A”.
Ci sono stati tanti momenti importanti in questa stagione: ce n’è uno particolare che porta nel cuore?
“Sicuramente sono tanti perché abbiamo giocato partite che tra quindici o vent’anni i tifosi che erano allo stadio ricorderanno. Ma la cosa che mi ha emozionato di più è stata a inizio anno il gol di Bertola con Soleri in porta: è stato qualcosa di incredibile e anche questa sera sul 3-2 abbiamo avuto due o tre palle per pareggiare e ci ho pensato, ma non è andata così”.
