Si spegne a un passo dal traguardo il sogno di tornare in serie A, è la Cremonese a passare al ‘Picco’ nel ritorno della finale play-off, con lo stesso risultato che scaturì solo qualche settimana fa in campionato.
Gli uomini di D’Angelo, incerottati e anche provati da una stagione lunga e dispendiosa, iniziano contratti nonostante il ‘Picco’ ruggisca come non mai, anche perché Stroppa presenta una Cremonese a trazione anteriore e con uno stato psico fisico alla lunga apparso migliore.
Se la gara di andata era stata molto bloccata e con pochi sbocchi, il ritorno cambia connotati quando De Luca manda in vantaggio i suoi grazie a un pasticcio tra Hristov e Gori.
I bianchi potrebbero pareggiare con un bell’inserimento di Aurelio su cross di Bandinelli, ma Fulignati è bravo e fortunato.
Nella ripresa i bianchi ci provano con sempre maggiore insistenza, specie quando D’Angelo effettua i primi cambi, ma il gol del raddoppio della Cremonese, firmato da Vasquez, sembra spegnere le velleità di un Picco che si rianima all’ingresso di Lapadula.
Arriva anche il terzo gol con De Luca che sfrutta uno sfortunato rimpallo su Aurelio e qualcuno, specie in tribuna, lascia lo Stadio.
Ma lo Spezia di quest’anno ha sette vite e basta la scintilla del gol di Pio Esposito, saranno 19 in totale, perché la Cremonese vada in apnea.
Un minuto dopo Vignali porta i suoi sul 2 a 3 e lo Stadio torna a crederci.
Gli ultimi minuti saranno però un susseguirsi di nervosismo, sceneggiate, tempo perso ed espulsioni, Vignali e Nasti, ma il risultato non cambierà più.
Alla fine sono lacrime da una parte e gioia infinita nel settore ospiti, con Stroppa che per la seconda volta in pochi anni leva la gioia di una vittoria a D’Angelo.
Il ‘Picco’ si lascia andare a un applauso scrosciante per una squadra che esce battuta e non raggiunge il meritato traguardo, ma in un contesto di campionato che non verrà dimenticato nella storia della società.
Il popolo bianco è abituato a soffrire e dimostra una grande maturità, i 12mila che hanno riempito lo Stadio sono un segnale di un attaccamento che può e deve essere coltivato per ripartire più forti di prima.
Come tifosi in questi giorni sbolliremo la rabbia e la delusione, mentre il patron Roberts e il Presidente Stillitano, saranno alla Spezia sino a mercoledì per dettare le linee guida per la prossima stagione.
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