Missione compiuta. Lo Spezia ha battuto il Cosenza ed è andato ai play off da terzo classificato, come era giusto che fosse, nella serata infrasettimanale al Picco di recupero dal giorno di Pasquetta.
Tre gol nel primo tempo hanno messo subito la partita in discesa. Con il ‘beaou gest’ di Lapadula e il ritorno in campo dopo tanto tempo di Salva Ferrer, uno degli ‘eroi’ del 2020 che conquistarono la serie A.
L’attaccante peruviano ha lasciato il calcio di rigore a Pio Esposito per farlo salire nella classifica cannonieri a quota 17 gol.
Purtroppo l’attaccante dello Spezia non è riuscito a raggiungere Laurientè in testa a 18, perché nel secondo tempo ha messo incredibilmente a lato un bell’assist di Di Serio. Un vero peccato.
L’ovazione che ha tributato il Picco a Ferrer quando D’Angelo lo ha fatto esordire, è stata da brividi e ha testimoniato il grande affetto dei tifosi per il difensore spagnolo.
Le ultime tre partite tra Spezia e Cosenza erano sempre finite in pareggio e vincere non era affatto scontato.
Se poi il Pisa ha fatto un favore battendo la Cremonese pur non avendo più nulla da chiedere al campionato, i bianchi sarebbero arrivati terzi anche perdendo. Ma queste sono considerazioni che si possono fare soltanto alla fine.
Se tra Spezia e Cosenza c’erano la bellezza di 33 punti di differenza in classifica, un motivo ci sarà e sul campo si è anche visto, nonostante i calabresi se la siano giocata a viso aperto sino alla fine.
Lo Spezia è stato bravo a sbloccare presto la partita con un tiro ‘chirurgico’ di Elia a fil palo, ha raddoppiato poco dopo con una prodezza di Kouda al volo su assist di Vignali, poi ha avuto la ‘gamba’ per gestire i momenti importanti della partita. Cosa che era un po’ mancata in questi ultimi tempi.
Poi il Var ha fatto assegnare all’arbitro Di Marco il rigore del 3-0 in chiusura del primo tempo e praticamente la partita è finita.
Lo Spezia ha ottenuto il terzo posto ed è il giusto premio per un campionato condotto quasi sempre in quella posizione dalla squadra di D’Angelo. E senza la flessione di risultati nel girone di ritorno, soprattutto in trasferta, avrebbe potuto anche essere migliorato.
Si sapeva che Alvini non avrebbe regalato nulla, prima di tutto per orgoglio e poi per dimostrare che la scorsa stagione certe critiche nei suoi confronti erano esagerate. Il suo Cosenza non aveva più nulla da chiedere a una stagione disgraziata, dove i quattro punti di penalità hanno pesato moltissimo anche se alla fine, poi, non avrebbero cambiato lo scenario della retrocessione.
Nel secondo tempo il Cosenza è partito all’arrembaggio ed è riuscito ad accorciare le distanze con Artistico, un buon attaccante col fiuto del gol, lo ha dimostrato poco dopo colpendo un clamoroso incrocio dei pali che poteva riaprire la partita.
Lo Spezia sembrava invece aver tirato i remi in barca, pensando di aver già chiuso la pratica. E D’Angelo si è fatto sentire. Ma non ci sono stati più sussulti anche dopo la girandola di sostituzioni.
È finita con i tifosi della Curva Ferrovia che hanno cantato a squarciagola ‘Noi vogliamo lo Spezia in serie A’. Speriamo succeda davvero. Intanto arrivederci al 21 maggio, a Catanzaro o a Cesena.
Già poter evitare il Palermo, che potrebbe toccare alla Cremonese, sembra un segno del destino.