Una prestazione da incorniciare, comunque sia andata, nonostante il turnover, nonostante gli episodi che sono girati male.
Quasi il 60% di possesso palla a San Siro non è da tutti, senza peraltro rischiare più di tanto sia nel primo che nel secondo tempo.
Il gol di Hakimi spezza un possesso palla importante dei ragazzi di Italiano che stava costringendo l’Inter a cercare imbucate efficaci in contropiede.
Il raddoppio di Lukaku su un rigore che ci sta ma che scoccia sempre prendere contro, mette fine in anticipo a una gara che in realtà non finisce perché dal punto di vista del gioco i ragazzi di Italiano le provano tutte segnano anche il gol della bandiera con Piccoli.
Italiano ne cambia 8 e ancora una volta dimostra come tutta la rosa sia coinvolta nel progetto.
Acampora e Gyasi sugli esterni limitano la forza propulsiva della squadra di Conte, costretta a cercare vie centrali, non sempre percorribili.
In ripartenza i bianchi potrebbero anche far di più, ci riescono solo nella ripresa, ma come discutere una gara di tale portata, anche fisica, oltre che tattica.
Peccato semmai che il gol di Piccoli arrivi a tempo ormai scaduto, perché nel finale i padroni di casa sono sembrati in difficoltà a contenere l’attacco spezzino, specie sulla fascia sinistra, dopo l’ingresso di Farias.
In sostanza uno Spezia che sta prendendo anche la misura alle grandi, ma che ora ha l’occasione per far male anche alle squadre al suo livello, a partire dal Genoa, mercoledì sera.
Tutte le info sul match di San Siro a questo indirizzo.