U’altra impresa, sempre all’Olimpico, sei anni dopo, ancor più bella perché ottenuta prima dei rigori e con molti elementi che sino a ora hanno avuto poco minutaggio in campionato.
Ora nei quarti di finale di scena nuovamente al “Maradona“, con il Napoli.
Italiano ne cambia 8 rispetto a Torino, solo Vignali e Maggiore sono in campo, mentre si rivedono Sena e Ramos, c’è la prima volta di Saponara dall’inizio e anche Galabinov torna titolare.
Nel corso della gara si rivedono anche Dell’Orco e Verde, fuori da più di due mesi e anche i reduci dal Covid Acampora e Ricci.
L’inizio del match è favorevole ai bianchi che sfruttano le pecche difensive della Roma con il coraggio giusto.
Maggiore è bravo a prendersi il rigore del vantaggio, così come Galabinov è bravo a realizzarlo.
Lo stesso Galabinov innesca bene Saponara per il due a zero che l’ex Viola realizza con un tiro a giro perfetto nell’angolo lontano.
La Roma reagisce, trova qualche varco con Spinazzola, Krapikas ci mette un paio di pezze sino al rigore che Pellegrini si procura anticipando Ismajli.
Lo stesso Pellegrini realizza spiazzando Krapikas.
Nella ripresa gli aquilotti barcollano, ma cedono solo su una giocata veloce al limite dell’area con Mkhitaryan che batte Krapikas con un pallonetto preciso.
Si va ai supplementari.
Si decide tutti in due minuti, prima Mancini entra duro su Acampora, secondo giallo e spogliatoi, sulla punizione, Pau Lopez esce a valanga su Piccoli e guadagna anche lui gli spogliatoi.
A questo punto la panchina della Roma fa comunque l’errore fatale inserendo il quinto ma anche il sesto cambio, non permesso a meno che non ci siano cambi ancora disponibili sui 5 stabiliti.
Uno slot in più quindi nei supplementari, ma non un cambio in più disponibile, per cui i giallorossi avrebbero comunque perso a tavolino.
Ma non serve perché prima Verde, di testa su cross di Dell’Orco, poi Saponara con un pallonetto splendido, permettono ai bianchi di vincerla sul campo.
Ora il Napoli, per un’altra impresa?
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