Contro il Sassuolo, dopo pochi minuti del secondo tempo, ha dovuto lasciare il campo a Ismajli, in quella che, per capitan Claudio Terzi, era la diciottesima presenza stagionale, Coppa Italia compresa.
Un primo tempo giocato com al solito da leader, a dettare i tempi, a guidare il gioco offensivo dei suoi.
Poche sbavature, al cospetto di una squadra che all’esordio ce ne aveva segnati 4 e altri 3 erano stati annullati per un niente.
All’andata lui non c’era, ma tra quello Spezia e quello visto sabato c’è tanta strada, un miglioramento evidente e maggiori uomini coinvolti.
Una maggiore consapevolezza di potersela giocare con chiunque, a costo qualche volte di non riuscire a far risultato.
Rischi calcolati, che solo un’azione da manuale dei neroverdi, ha messo in evidenza, in occasione del gol di Caputo.
Diciotto presenza dicevamo, condite da un gol, contro la Sampdoria, di testa al Picco, e da un assist, con la Fiorentina per il gol di Verde, alla soglia dei 37 anni che compirà a giugno prossimo.
Una presenza più assidua rispetto allo scorso campionato, a dimostrazione che di scontato non c’è nulla nel calcio, quando si ha tecnica e intelligenza.
Adesso questo guaio fisico, una lesione all’adduttore ancora ben da identificare, ma che gli costerà qualche settimana di stop.
Un tagliando inevitabile da superare in vista del rush finale che, ne siamo convinti, lo riporterà tra i protagonisti, guida indispensabile verso la salvezza.