PROVEDEL – 6,5 Avrebbe forse potuto far meglio in occasione del primo gol, poi è provvidenziale su Luperto ed è pulito fino all’ultimo.
FERRER – 5,5 Tanti, troppi cross fuori misura inficiano la sua sufficienza giornaliera.
ISMAJLI – 6,5 Se la cava con astuzia ma non senza sofferenze contro un reparto offensivo avversario in forma e tutt’altro che da ultimo posto.
ERLIC – 8 Era forse destino che il gol che vale mezza salvezza lo dovesse segnasse proprio lui, lui che, assieme a Maggiore, negli ultimi due – tre mesi appare il più in crescita di tutti. Sportellate con Simy, salvataggi essenziali, un assist quasi da trequartista per il pareggio di Maggiore (a proposito di prima..), accenni di crampi e poi il gol del 3-2. Che mattone ha posato, su questa partita..
MARCHIZZA – 6 La sua sponda di testa per Verde è più che preziosa, ma la sua gara non è esente da macchie, non è continua e incisiva nelle due fasi. Sul secondo gol del Crotone si fa scippare palla da dietro forse con troppa facilità . Macina però tanti chilometri. Davvero tanti..
RICCI – 5,5 Non butta in campo la consueta brillantezza, appare anche mentalmente un pò “impaurito”, troppo ansioso, forse, di non perdere palla circondato da Messias e Ounas. Solo un tempo per lui.
MAGGIORE – 7 Il 2-2 è un gol dei suoi, trova una mattonella zeppa di luce in area e la mette con freddezza sul secondo palo, traiettoria imparabile per Cordaz. Nel primo tempo è uno dei pochissimi a salvarsi, a cercare il suo calcio verticale pur tra alcune difficoltà di troppo. Ripresa in crescendo, fino a quel gol fondamentale e tante sgasate che fanno male tra le linee calabresi.
POBEGA – 5,5 Gara di sacrificio, ma nulla più. Tenta ogni tanto la sortita fortunata in area avversaria ma troppi cross sono fuori misura.
VERDE – 6,5 Una bella rete, quella del momentaneo 1-1, controllo e sassata sotto la traversa che dà continuità alle sue ultime, buone prestazioni condite con gol. Gli vale mezzo voto in più, il resto è più sacrificio che qualità .
GYASI – 5,5 Il suo cambio all’intervallo è una notizia, non si sa se vittima di qualche acciacco o se trattasi di pura scelta tecnica, fatto sta che il suo primo tempo risulta impalpabile rispetto ai suoi ultimi standard.
NZOLA – 6 Osservato speciale, non riesce ancora a incidere e a scrollarsi di dosso del tutto il torpore post – infortunio. L’impegno c’è, anche fisicamente appare più vicino al raggiungimento di una buona condizione, tanto che nella ripresa su di lui si devono spesso usare le maniere forti.
LEO SENA – 7 Cambia il volto del centrocampo nei secondi 45 minuti, rispetto a Ricci porta maggior peso e brillantezza, rincula e riparte, attira come sempre un mare di falli, pedina fondamentale per non crollare e per riuscire a spingere fino all’ultimo.
FARIAS – 6 Alterna buone giocate a qualche piccolo spreco, il suo passo mette però in apprensione la retroguardia ospite.
VIGNALI – 6 Rileva un Ferrer poco brillante, per una ventina di minuti a testa alta.
AGUDELO – 6 Palla tra i piedi è imprevedibilità pura, cerca spazi talvolta anche impossibili finendo per sbattere, buona lena però.
GALABINOV – S.V.
All. ITALIANO – 6 Una delle prestazioni peggiori del suo Spezia che però, a differenza di altre volte nelle quali avrebbe meritato di più, raccoglie la massima posta in palio.
Ha il coraggio di togliere due “pupilli” poco brillanti all’intervallo, Ricci e Gyasi, trovando gamba e cambi di passo necessari con Farias e Leo Sena e, quando tutti si aspettano Bastoni e Piccoli, lui sorprende dando fiducia (non ripagata in pieno) a Marchizza e Nzola.
Quanto orgoglio i suoi in quegli ultimi incredibili minuti, quanta devozione alla causa per ribaltare il destino di una partita che pareva ormai scritto e infelice.
Un mattone sulla salvezza, questo, lui che ha lavorato sapientemente durante tutta la stagione per raccogliere mattoncini su mattoncini indispensabili a questa meravigliosa classifica.
Si prende oggi quel che il fato gli ha sottratto lungo il cammino.
Arbitro SOZZA – 5,5 Un arbitro quasi esordiente per una gara così importante, qualche dubbio resta, come più di un dubbio lo si ha nella sua gestione della gara, sia dal punto di vista dei cartellini che dei falli.
