ZOET – 7 Infonde fiducia su ogni traversone granata, su ogni cross, su ogni palla vagante. Una delle rispolverate vincenti di mister Italiano.
FERRER – 7 Il solito piede educato, qualche sofferenza di fronte ad Ansaldi ma più che lecita. Non molla, come tutti, di un centimetro e la sua freschezza atletica è oro colato.
ISMAJLI – 7 Di fisico, in velocità, nello stretto, nel lungo, è affidabilità pura contro attaccanti di grande valore. Una delle scommesse vinte dal D.S. Mauro Meluso.
TERZI – 7,5 Dopo mercoledì un’altra prestazione di assoluto livello contro Belotti e Sanabria. Pare giocare con un compendio del buon difensore in mano, trova la pagina giusta per la situazione giusta. In ogni frangente.
MARCHIZZA – 7 Spinge, rincula, soffre, tiene, poi spinge ancora, poi scodella in mezzo roba preziosa. Se la difesa oggi è di ferro il merito è anche suo.
RICCI – 6,5 Primo tempo titubante, incerto, ma una gran palla verticale che mette in porta Saponara accende la sua partita. Non era e non è un gran periodo per lui, ma tira fuori le unghie e porta a casa la prestazione, come spesso gli è accaduto in questi anni in maglia bianca.
MAGGIORE – 7,5 Ci tiene da matti, Giulio, e lo tutti lo sanno. Tutti se ne accorgono, Tutti ne ammirano brillantezza tecnica mista al solito, encomiabile spirito di sacrificio. Emozione pura vederlo nella ripresa rosso come un peperone in faccia, rincorrere anche le mosche, non concedere mai un centimetro agevole ai suoi dirimpettai. Chapeau, figlio del golfo.
POBEGA – 7 Un altro “rispolvero” di mister Italiano, anche oggi trova il modo di incidere grazie alla conquista del calcio di rigore che vale il 2-0. Un mattone sulla partita, il solito supporto tecnico e fisico, i soliti, giusti, tempi di inserimento che fanno male alle retroguardie avversarie.
AGUDELO – 6,5 Parte a razzo, strappa palloni, sciupa qualcosina, poi imbecca Saponara con una bella palombella delle sue a cambiar fronte di gioco, per il gol che indirizza la partita. Nelle ultime settimane, anche lui, è risultato prezioso.
SAPONARA – 7,5 “Che giocatore!“, lo sentiamo esclamare spesso quando si tratta di lui, al termine di una sua giocata più o meno vincente, più o meno riuscita. Colpisce un palo quasi a porta sguarnita ma dopo una bella giocata su Sirigu, pochi istanti dopo un dribbling che lo libera al tiro, velenoso, sul primo palo che sorprende l’estremo ospite, poi con una giocata da applausi su Bremer sfiora la doppietta. Nella ripresa cala la sua intensità ma mai la qualità delle giocate, compresa quella fuga divina palla al piede che porta a spasso centrocampo e difesa granata e manda in porta Nzola. La sensazione è che se avesse avuto qualche acciacco fisico in meno questa squadra avrebbe potuto salvarsi con ancora maggior anticipo.
NZOLA – 7,5 Vita dura con Nkoulou, un duello aspro, fisico all’eccesso, la sua vita vive di fiammate: una bella imbucata per Saponara, la trasformazione con freddezza del rigore che vale il raddoppio, lo spreco di un 3-0 che pareva agevole a tu per tu con Sirigu, le imprecazioni del suo popolo che diventano applausi e grida di gioia al gol del 3-1. Doppia cifra raggiunta e superata, aspettavano tutti i suoi colpi, sono arrivati giusto in tempo.
LEO SENA – 7 Uno spettacolo il suo modo di stare in campo, il suo controllo palla, la sua postura, l’ardore agonistico col quale affronta ogni match. Prende presto le chiavi del centrocampo in mano per non lasciarle più. Mauro Meluso ci ha creduto, ha vinto anche in questo caso.
FARIAS – 7 A sorpresa Italiano lo schiera a destra con l’uscita di Agudelo, entra col giusto piglio svolgendo al meglio le due fasi in un momento delicato del match. Suo l’assist al bacio per il gol di Erlic che chiude ogni pratica.
ESTEVEZ – 6,5 Legna, sostanza, quasi quasi anche la via della rete, un altro pezzo di sud America che convince e verrà, probabilmente, riscattato in estate.
ERLIC – 7 Una decina di minuti a dare supporto a Terzi e Ismajli per respingere gli attacchi palla lunga del Toro. Poi, però, trova anche il tempo della gloria imbucando con un’incornata vincente un toro frastornato. Che grande stagione, la sua.
All. ITALIANO – 10 Ci sarà tempo e spazio dedicato a questo suo ennesimo capolavoro. Intanto, la partita di oggi, dimostra quanto sia bravo anche a cambiare in un certo senso atteggiamento tattico in un momento importantissimo, capendo quando è giusto stringersi, non concedere profondità, riducendo al massimo i rischi, concedendo perfino il possesso palla, per ripartire come frecce negli spazi. Una gara che mostra maturità anche da parte sua, artefice del secondo miracolo in poco meno di un anno.
Girano già le foto del suo insediamento al monumento dedicato a Garibaldi: la realtà potrebbe presto somigliare a certi foto montaggi che impazzano in rete. Una stagione da 10, da incorniciare. Una salvezza da far studiare ai futuri corsi da allenatore. Un uomo sempre più legato a questi colori, a questo popolo. A questa società che da oggi promette ulteriori scintille.
Arbitro ORSATO – 7 Qualche giorno fa ha diretto Chelsea – Real Madrid, così per dire. Direzione ineccepibile, questa volta ha anche l’umiltà di correggersi sull’espulsione poi tramutata in giallo a Bremer.