La prima esperienza alla Roma, il provino con Bruno Conti:
“Ero un bambino, per me andare via da casa era difficile, anche se era un sogno che poteva avverarsi“.
Inizialmente facevi il terzino?
“Veramente nella scuola calcio facevo la punta, poi a Roma Montella mi ha messo terzino, ma alla lunga ha capito che non lo potevo fare“.
La Roma ti ha fatto diventare calciatore e uomo:
“Gli esordi in prima squadra alla Roma sono stati emozionanti, devo ringraziare Rudi Garcia per avermi dato fiducia e avermi insegnato a non avere paura“.
Poi Frosinone, Pescara e tutte le altre:
“Mi è sempre piaciuto cambiare, ma forse è giunto il momento di fermarmi, qui sto veramente bene, poi ho famiglia, una bambina e un’altra in arrivo, voglio sistemarmi“.
La prima esperienza estera al Real Valladolid con un presidente particolare:
“Mi è sembrato un sogno, me lo ricordavo da giocatore, Ronaldo il fenomeno, un simbolo, uno degli dei del calcio. Veniva spesso a trovarci, giocava con noi, ci ha accompagnato alla salvezza“.
Ti sei pure presentato bene, un gol pesante al 91esimo:
“Un gol particolare con un tiro che so fare e che ho allenato nel tempo“.
Poi l’esperienza in Grecia, all’AEK:
“Esperienza bellissima, è una grande città, i tifosi sono calorosi come qua in Italia, è un calcio diverso, ma sono stato bene“.
Poi lo Spezia, com’è nata la trattativa?
“Devo ringraziare Mauro Meluso perché ha creduto in me, la cosa che mi preme dire è che penso di averlo ripagato al meglio, ma lo terrò per sempre a mente“.
Raccontaci la scorsa stagione, cosa ha fatto la differenza?
“L’ho detto all’inizio dello scorso anno, per me la forza del gruppo è il 90% della vittoria, rimane la cosa determinate per la salvezza“.
Ora il ritiro, che non ami particolarmente:
“Non mi piace proprio, ma serve per prepararsi al meglio alla stagione, dobbiamo capire il nuovo mister, anche se dal primo approccio si capisce che anche lui predilige un gioco propositivo, quindi si riparte da concetti che conosciamo. Dobbiamo affinare la comprensione delle sue idee. Sono pochi giorni, ma già abbiamo una base da cui partire“.
Parliamo dei tifosi spezzini:
“Li abbiamo visti darci un grande mano fuori dallo Stadio, non ci hanno mai fatto mancare il supporto, speriamo di poterli vedere presto nel nostro Stadio, e sicuramente sarà il dodicesimo uomo in campo per noi“.
Qui sotto il Podcast con l’intera intervista:
