La sconfitta di Torino alla vigilia poteva essere messa in preventivo, sia per la qualità degli avversari, sia per le assenze che hanno costretto Thiago Motta a variare assetto alla squadra.
Una gara anche condizionata dal subitaneo rigore concesso da Ghersini per il contatto tra Erlic e Sanabria, un contatto che, rivisto a bocce ferme, non solo ci ha poco convinto, ma ha poco convinto anche ex arbitri che hanno commentato l’episodio sui media.
Il classico rigore border line, che allo Spezia viene concesso contro senza farsi troppi scrupoli, ma ormai di questo abbiamo discusso spesso e resterà una costante anche del futuro e con la quale dobbiamo convivere.
Sotto dopo tre minuti e con equilibri tutti da trovare per le assenze e per il ritorno alla difesa a tre, abbandonata da mesi, il primo tempo è stato tutto in salita, grazie anche a un Torino che ha mostrato un ottimo palleggio e la vivacità sulla destra di Singo e Seck che hanno costretto i bianchi a difendersi per lunghi tratti.
Nel calcio spesso si dimentica di dare i meriti agli avversari, preferendo sottolineare i demeriti di chi subisce, quasi sempre la verità sta nel mezzo.
Il dato positivo è quello di aver contenuto i danni in vista di un secondo tempo nel quale i bianchi hanno cambiato l’inerzia della gara, grazie anche al ritorno alla difesa a 4 e all’ingresso di Antiste per Erlic.
Logico che spostando il baricentro in avanti, si potesse porgere il fianco ai contropiedi dei granata che però raddoppiano sugli sviluppi di un calcio d’angolo, quindi con la difesa schierata.
La caparbietà di Manaj ha reso il punteggio meno amaro, ma resta la sconfitta.
La seconda consecutiva, che non deve preoccupare, ma che dovrà essere seguita da prestazioni di livello come questa squadra sa fare, specie se è al completo.
Il turno appena concluso ci ha lasciato gli exploit di Salernitana e Genoa, per cui raggiungere la matematica salvezza il prima possibile è l’imperativo del gruppo di Thiago Motta e poco importa se i prossimi due impegni saranno difficili, il pubblico del Picco potrà dare la spinta decisiva.
Quota 33 può non essere “sicura“, ma c’è anche da dire che lo stesso mister ha sempre tenuto la squadra sulla corda, cercando di motivarla nonostante il vantaggio sulle inseguitrici.
Quindi la sconfitta contro il Torino, non può e non deve intaccare la fiducia che tutto l’ambiente aveva di poter raggiungere una meritata salvezza, anche in anticipo rispetto all’ultima giornata.
Il vantaggio sulle inseguitrici resta di sicurezza, la situazione alla stessa giornata dello scorso anno, era molto più complicata e la squadra ne uscì alla grande.
Quindi nessun timore e tanta fiducia, il traguardo è lì a un passo, non è il momento del braccino corto…