Serie B – 9° Giornata
18/10/2014 – ore 15.00
Stadio Alberto Picco
Arbitro: Baracani di Firenze
(3-5-2) Spezia |
3 |
– |
0 |
(4-4-1-1) Catania |
Formazioni
A disposizione in panchina
1 | Nocchi | Anania | 26 | |
2 | Madonna | Marcelinho | 7 | |
4 | Acampora | Leto | 11 | |
9 | Giannetti | Garufi | 13 | |
14 | Cisotti | Barisic | 14 | |
23 | Schiattarella | Carillo | 31 | |
25 | Milos | Ostrek | 34 | |
29 | Ferri | Bortolussi | 35 | |
32 | Beretta | Di Carlo | 36 |
Gol: Brezovec 22′, Catellani 44‘ (rig.) e all’86′
Angoli: 4 – 6
Recuperi: 0′ – 4′
Note: Cielo coperto ma senza pioggia.
Spettatori: 5.737 tra paganti e abbonati.
La partita:
Dieci punti per lo Spezia, sei per il Catania. Tre vittorie, un pareggio e quattro sconfitte per i liguri; una vittoria, tre pareggi e quattro sconfitte invece per gli etnei.
La sfida del Picco, nona giornata della serie cadetta, ha il sapore della rivincita per entrambe le formazioni.
Se da un lato i padroni di casa, reduci dalla sconfitta di Vercelli, hanno alternato buone prestazioni ad altre meno convincenti, gli ospiti non sembrano aver ancora digerito il duro colpo della retrocessione.
Anche il rapido cambio di allenatore non ha sortito sino a questo momento gli effetti sperati: con l’ex aquilotto Sannino, dalla quarta giornata in panchina al posto dell’esonerato Pellegrino, i rossoazzurri hanno raccolto soltanto cinque punti in altrettante partite.
Bjelica, regolarmente in panchina dopo aver vinto il ricorso, conferma il 3-5-2 utilizzato negli ultimi incontri con Chichizola tra i pali, Datkovic, Ceccarelli e Piccolo in difesa, De Col, Brezovec, Juande, Bakic e Migliore a centrocampo e il duo Catellani – Situm in avanti. Ancora non convocati Ebagua e Ardemagni.
Sannino risponde con un 4-4-1-1 con Frison tra i pali, Parisi, Gyomber, Sauro e Monzon in difesa, Charapek, Jankovic, Escalante e Martinho a centrocampo, e davanti Rosina in appoggio a Calaiò.
Da segnalare in tribuna la presenza di Mario Castellazzi, ex giocatore di Spezia e Catania, in gol nel celebre Catania 2 Inter 0 del 4 giugno 1961; evento da tutti ricordato per l’esclamazione di Sandro Ciotti che definì clamoroso quell’avvenimento.
Dirige l’incontro il Signor Baracani della sezione di Firenze, assistito da il Signor De Meo e dal Signor Mondini.
Dopo un avvio stentato da entrambe le parti, arriva la prima occasione da gol all’ 8′ con Catellani che di poco mette alto dopo una conclusione dal limite.
Risponde un minuto più tardi il Catania con un tiro debole e centrale di Rosina, parato non senza difficoltà da Chichizola.
Al 18′ timida occasione per il Catania, con Sauro che non riesce a finalizzare un cross di Rosina dalla bandierina.
Al 22′ arriva il gol della Spezia: bravo Catellani ad orchestrare un ottimo contropiede e a servire il pallone del vantaggio a Brezovec, che con un preciso diagonale batte Frison. E’ la prima rete stagionale per il numero 30 croato.
Tre minuti dopo è ancora lo Spezia pericoloso, questa volta con Datkovic, che di poco non aggancia un pallone scodellato su punizione da Brezovec.
Aquilotto ordinati, bravi ad arginare i tentativi d’attacco degli etnei e a ripartire sulla sinistra con Migliore.
Al 30′ la partita si accende: ottima giocata di Rosina che di tacco smarca Monzon sulla sinistra, bravo a sua volta a scodellare nel mezzo, ma sfortunato a non trovare alcun compagno.
Un minuto più tardi ancora Catania pericoloso, con Martinho, che dopo aver saltato facilmente un disattento De Col, spara su Chichizola.
Meglio i siciliani in questa fase, ma lo Spezia è sempre pericoloso grazie a delle efficaci ripartenze.
Al 37, grande intervento di Chichizola su Rosina, ma Baracani non ravvisa la deviazione. Sul ribaltamento dell’azione, Spezia vicinissimo al raddoppio con una bella conclusione dal limite che sfiora il palo alla sinistra del portiere.
Allo scadere del primo tempo, Catellani, dopo un aver subito un fallo in area, trasforma dagli undici metri la rete del due a zero.
Finisce così il primo tempo, con i padroni di casa avanti di due reti su un Catania a tratti pericoloso, ma sostanzialmente confusionario nella sua manovra di gioco.
Neanche il tempo di iniziare e Baracani fischia il secondo rigore della partita, questa volta però a favore del Catania per un fallo di Piccolo su Calaiò.
Dagli undici metri va Rosina, sino a questo momento cecchino infallibile dal dischetto con cinque rigori messi a segno su altrettanti tentativi, ma Chichizola si supera parando il tiro dell’ex Zenit e Siena; sul prosieguo dell’azione è ancora il numero uno argentino a superarsi, bravo a ribattere una conclusione ravvicinata di Calaiò.
Momento di difficoltà per le Aquile, messi in difficoltà dall’irruenza degli etnei, alla disperata ricerca del gol che riaprirebbe il match.
Tra il nono e il ventesimo arrivano i primi cambi per le formazioni: per il Catania dentro Barisic e Garufi, fuori Jankovic e Chrapek, mentre per lo Spezia fuori Brezovec per Schiattarella e Bakic per Acampora.
Al 23′ i siciliani rischiano il clamoroso autogol con Gyomber, ma è attento Frison a salvare sulla linea.
La partita prosegue sulla falsariga dell’inizio: il Catania ci prova, ma lo Spezia copre bene, sorretta da un’ottima retroguardia.
Al 28′ ancora una bella notizia per i tifosi aquilotti, questa volta data dal rientro tra le mura amiche di Giannetti, subentrato al posto di Situm.
Cinque minuti dopo, grande conclusione di Migliore, ma Frison devia in angolo.
Il Catania sembra aver utilizzato tutte le energie a disposizione e come se non bastasse la doccia gelata arriva al 37′: dopo un battibecco con l’arbitro, Gyomber viene dapprima ammonito e subito dopo espulso.
Spezia dunque in superiorità numerica e da questo momento padrone assoluto del gioco. E infatti a suggellare la giornata è al 41′ Catellani, che dopo aver ricevuto un ottimo pallone da Acampora sulla sinistra, batte Frison, mettendo a segno il suo sesto gol in stagione.
L’ultima occasione del match è per il Catania, sfortunato a sbattere in due occasioni prima su Chichizola e poi su Ceccarelli.
Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio di Baracani: Spezia batte Catania tre a zero. Proprio come Matteo Volpi, nel giorno del suo compleanno, aveva magicamente predetto a poche ore dall’inizio del match.
Gran bella prova dei ragazzi di Mister Bjelica, tornati al successo dopo lo scivolone di Vercelli, e ora attesi dalla trasferta di Livorno.
Di certo una prestazione convincente che ha spazzato via i dubbi della vigilia. Quella che i tifosi del Picco hanno potuto oggi ammirare è stata infatti una squadra ordinata, intelligente, cinica e anche un pizzico fortunata; ma del resto, è cosa nota che la fortuna aiuta sempre gli audaci.
Insomma, la miglior ricetta per andare a Livorno e riempire finalmente, anche in trasferta, la vuota casella delle vittorie.