[ot-caption title=”Mario Situm, buona prestazione con il Catania – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/10/Mario-Situm.jpg”]
Il volto del mio amico sui gradoni del Picco, oggi, ha rischiato la paresi quanto e più di altre partite in questo inizio di campionato.
Una paresi da sorriso, un volto soddisfatto, gli occhi che brillavano mentre seguiva un’azione di gioco, mentre si gustava qualche progressione singola, mentre trionfava per un recupero di palla.
Il volto del mio amico gli scorsi anni era quasi spento, l’espressione era dubbiosa, gli occhi molto spesso persi per il campo ad aspettare una giocata, un tackle vincente, una manovra corale, una triangolazione sulle fasce, una mentalità mai pervenuta.
Da 25 anni il mio amico frequenta i gradoni del Picco ed oggi ad un orecchio mi sussurrava che solo due squadre ricorda simili a questa sotto alcuni punti di vista, ossia gli Spezia migliori, quello di Andrea Mandorlini e quello di Antonio Soda.
Pensieri stupendi.
Mentre me lo diceva aveva ancora negli occhi due triangolazioni consecutive tra Juande, Brezovec, Bakic e Migliore, con conseguente cross dal fondo.
A B C del calcio che in questo campo non ricordavamo quasi più, se non ammirando alcune squadre avversarie che venivano a dettare legge nel nostro vecchio fortino fino a qualche mese fa, fra lo sconcerto generale.
Il volto del mio amico a fine partita aveva lo stesso sorriso del 20esimo minuto, gli occhi brillavano allo stesso modo e io brillavo come lui.
Quest’anno allo stadio ci si diverte. Vi sembra una cosa da niente?