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Spensieratezza: questo probabilmente il termine più adatto per descrivere la caratteristica principe del dna trapanese: 22 punti in classifica, sei partite vinte, quattro pareggi, cinque sconfitte, 24 gol fatti e 31 subiti.
Un sostantivo non necessariamente positivo, ma che ha comunque fatto della squadra di Boscaglia un avversario sempre imprevedibile e dunque da affrontare con le adeguate precauzioni.
Vediamo, però, nel dettaglio le caratteristiche della rosa siciliana.
Il modulo: 4-4-2, 4-3-3, ma anche 4-2-3-1 e 3-5-2. Insomma, la versatilità degli amaranto non è di certo un fattore da mettere in dubbio.
Difesa: A proteggere la porta di Gomis due centrali dalla grande esperienza: capitan Pagliarulo, classe 1983, e Christian Terlizzi, classe 1979 e con un passato in serie A con le maglie di Samp e Palermo. Sulle fasce spiccano invece i nomi di Rizzato e Lo Bue (che è squalificato e verrà sostituito da Caldara).
Centrocampo: Sulla mediana, altro segnale di maturità è dato dalla presenza di Ciaramitaro, classe 1982, pronto ad agire al fianco dell’ex Samp e Reggina Antonio Barillà, e di Simone Basso. Sugli esterni, invece, spicca la rapidità del bosniaco Nadarevic e del giovane Filippo Falco.
Attacco: Vero punto di forza del Trapani, con il capocannoniere della passata stagione Matteo Mancosu, già a quota 9 in queste prime quindici giornate. Non solo, anche Giovanni Abate e Cristiano Lombardi possono rappresentare una spina nel fianco per le retroguardie avversarie.
Per la gara di domani è però in forse la presenza del bomber principe della squadra, per una contrattura muscolare.
Una nota di merito va però sicuramente riservata al condottiero di questa squadra, Roberto Boscaglia, in grado, in soli quattro anni, di catapultare i siciliani dalla serie D al campionato cadetto.
Nel complesso, dunque, una piccola grande realtà, sostenuta dal tipico calore siciliana, che di certo vorrà continuare a raccontare in prima persona la propria emozionante favola.