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Non è di certo un momento facile per il Modena di Novellino: in sei partite, difatti, due sono le sconfitte registrate, l’ultima delle quali nell’ultimo turno a Perugia, e ben quattro pareggi. In totale fanno quattordicesima posizione, trenta punti in classifica e play out sempre più vicini. Eppure, neanche un mese fa gli emiliani erano di tutt’altro umore, con i play off a portata di mano.
Una crisi che ha gettato ombre sull’unità dello spogliatoio e che ha di fatto messo in bilico la posizione del tecnico di Montemarano. Diversi i nomi sviscerati, tra cui quello di Calori, passato però in queste ore tra le fila del Brescia.
A mettere un freno alle critiche e alle voci di un esonero di Novellino ci ha pensato però bomber Granoche, autore sino a questo momento di 13 reti, il quale ha sottolineato come tutta la squadra sia al fianco del tecnico e pronta a superare il momento più buio della stagione canarina.
I numeri dicono che il Modena, con le sue trenta lunghezze, è la seconda squadra dopo il Lanciano ad aver pareggiato più partite, 12, a fronte di sei vittorie e sette sconfitte. Il vero problema degli emiliani però, oltre a un segno X troppo frequente, è la scarsa capacità realizzativa: con soli 22 gol messi a segno, di cui come dicevamo 13 di Granoche, i giallo – blu, dopo il Latina, hanno il peggiore attacco del campionato. Al contrario, la difesa, con 21 gol subiti, è la migliore assieme a quella della capolista Carpi.
Insomma, numeri schizofrenici, sinonimo di una stagione altalenante.
Tatticamente, i canarini si schierano con il 4-4-2, modulo privilegiato da Novellino, anche se spesso durante la stagione è stato utilizzato il 3-5-2.
Una squadra che può annoverare un mix tra esperienza e giovani promesse, tra cui gli ex primavera Juve Pinsoglio, Schiavone e Beltrame, l’ex Milan Marzorati e i più consolidati Rubin, Granoche e Ferrari.
Insomma, la trasferta spezzina dirà se il gruppo dei canarini avrà scelto la strada che porta al laboratorio del Dottor Jekyll o alla più rassicurante dimora di Mr Hyde.