Dopo aver fallito l’importante scontro salvezza a Vercelli nello scorso turno, l’aria che si respira in casa Pescara non è certo delle migliori, perché la zona play-out al momento dista soltanto 1 punto e la squadra soprattutto ultimamente sembra non dare segni di vita.
C’è grande preoccupazione, gli 11 punti del girone di ritorno sono davvero una magra consolazione rispetto alle aspettative societarie di inizio Agosto che volevano la squadra ai vertici della classifica.
A mister Pillon restano dunque 6 giornate per evitare quella che a Pescara inizia ad essere vista come una vera e propria possibile catastrofe.
Quella di domani pomeriggio sarà la prima volta di Pillon contro lo Spezia, lui che è parte del gruppo dei cosiddetti “immortali”, che guidati da Carpanesi in panchina, scrisse pagine storiche del club ligure a metà degli anni ’80.
Ai microfoni del pre-gara, l’esperto tecnico biancoazzurro ha tentato di risvegliare gli animi, di suonare la carica ad un ambiente palesemente demotivato dal totale fallimento stagionale della squadra.
Importante sarà dunque, per evitare guai peggiori, “giocarsi alla morte queste ultime 6 partite”.
“Domani voglio concentrazione, attenzione e pazienza”, ha detto Pillon, “Importante sarà l’approccio alla gara, non dovremo aver timore perché le qualità le abbiamo anche noi. Giochiamocela dunque con coraggio fin da subito, non si può più sbagliare”.
Considerando gli indisponibili Bovo, Campagnaro, Proietti e lo squalificato Crescienzi, al momento l’11 titolare anti-Spezia pare il seguente: 4-3-3 con Fiorillo in porta, Balzano, Coda, Perrotta e Mazzotta in difesa, Brugman play davanti alla difesa con Machin e Valzania mezzali, mentre Mancuso, Pettinari e Falco formeranno il tridente d’attacco.