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Sette punti in sei partite non dovrebbero essere un grosso ostacolo per il Trapani di Cosmi, fermo a quota 43 in quattordicesima posizione.
Di sicuro, la grinta e la caparbietà del tecnico perugino serviranno da stimolo ad una squadra dall’andamento a dir poco schizofrenico.
Protagonista nella prima parte del campionato, la squadra che fu di Boscaglia ha subito, giornata dopo giornata, un calo vertiginoso : dai play-off all’incubo retrocessione. Il tutto nello spazio di poche settimane.
Tra i fattori negativi, una condizione fisica non adatta a un duro torneo come quello cadetto, ma soprattutto il deterioramento dei rapporti con il tecnico che dei granata ha fatto la storia.
Inevitabile, dunque, l’amarissima separazione e lo sbarco di un tecnico navigato come l’ex Perugia, capace sin da subito di plasmare una formazione intrappolata nei bassifondi della classifica.
Peggior difesa del campionato con 61 reti subite, il Trapani ha ricordato, soprattutto nel girone d’andata, le squadre allenate da Zeman: tanti gol incassati, molti messi a segno e scarso equilibrio.
L’arrivo di Cosmi ha invece “normalizzato” i siciliani, ora più vicini al traguardo della salvezza. Nel complesso sono dieci le partite vinte, tredici quelle perse e altrettante quelle pareggiate.
Reduce dall’uno a uno agguantato all’ultimo secondo nella sfida contro il Bari, l’undici granata sarà ridimensionato dalle pesanti assenze di Terlizzi, operato al tallone d’achille, Simone Basso, infortunatosi nella disfatta di Catania e di Antonino Barillà, fermato per un turno dal giudice sportivo. Al suo posto, con tutta probabilità, il giovane Zampa. Rientra, invece, dopo la squalifica, Maurizio Ciaramitaro, pronto a riprendere in mano le redini del gioco e a condurre la propria squadra verso il terzo campionato consecutivo in serie B.