Un vero peccato chiudere la stagione in questo modo.
Il Parma festeggia in casa tua, per uno strano scherzo del destino, ma tutto ciò giustifica ciò che è successo prima?
Lasciatemelo dire, no.
Nemmeno vedendola con la prospettiva del tifoso più integralista, quello meno soddisfatto nonostante un’annata che in sostanza ha rispecchiato le aspettative? Proprio no.
Tutto nasce da quel rigore, che Alberto Gilardino, nonostante il suo passato nei ducali, si è comunque incaricato di andare a realizzare, sbagliando però la mira.
Da li la reazione incomprensibile di una parte del pubblico, con una serie di cori incresciosi rivolti al giocatore che, nel frattempo, si infortunava, proprio battendo il calcio di rigore.
Cori a Gilardino seguiti da altri rivolti alla squadra, proprio non momento in cui i ragazzi di Gallo stavano mettendo in grossa difficoltà il Parma.
Da li a poco sil Sig. Piccinini non ravvisava un altro rigore clamoroso su Maggiore che sarebbe costato anche il secondo giallo a Ceravolo…
L’attaccante prima della fine del tempo era costretto ad uscire, a quel punto si scatenavano altri fischi nei suoi confronti a sottolineare quella che potrebbe essere anche stata la sua ultima gara con la maglia dello Spezia.
Non certo un bel modo per salutare un campione come lui, specie se lo fai convinto che possa aver deliberatamente calciato a lato il rigore.
Stessa sorte per tutta la squadra a fine gara, fischi per tutti, rei di aver consentito ai rivali di festeggiare al Picco.
Il giorno dopo tra commenti esagerati e frustrazione, resta questa brutta figura che aleggia sulla tifoseria.
Non sappiamo quello che Alberto Gilardino deciderà per il suo futuro, ma il rischio che qualcosa possa essersi rotto ieri sera, c’è sicuramente.
A meno che, in qualche modo, la tifoseria lanci segnali di distensione nei confronti del giocatore, se così non fosse, sarebbe l’ennesima occasione per crescere, andata perduta..