Proprio giovedì scorso sarebbe dovuto essere tra gli ospiti della trasmissione Voglia di Spezia, su Tele Liguria Sud.
Da tanti anni faceva opinione in TV, la faceva a modo suo, figlio com’era del suo calcio, quello nel quale contava tanto la tecnica, ma anche nel quale poteva comunque succedere che il Catania battesse l’Inter.
La famosa rete del “clamoroso al Cibali” di Sandro Ciotti, quel gol che gli faceva scendere una lacrima ogni volta che lo raccontava, l’ultima volta proprio due sabati fa su Rai Due, intervistato da Gianluca Tinfena, in occasione di Spezia-Cittadella.
E’ stata anche l’ultima gara che ha visto del “suo” Spezia, nella ormai “sua” città , lui emiliano d’origine, ma spezzino d’adozione.
Purtroppo non ho potuto salutarlo per l’ultima volta.
Avevamo spesso idee diverse, un po’ per gioco, un po’ seriamente, ci beccavamo, ma quando finiva la trasmissione, mai mi faceva mancare il suo attestato di stima.
Tanti gli aneddoti che in questi anni sono venuti fuori della sua carriera da calciatore, ma anche da quella di allenatore.
Non nascondeva di certo le sue furbate da atleta di talento, come quando preferiva l’ombra della tribuna nelle giornate più calde, oppure quando sceglieva la recinzione vicino alla quale giocare, per farsi notare da qualche bella ragazza.
Ma quella che faceva più sorridere, lo vide protagonista da tecnico, quando portò i ragazzi dell’Olbia, reduci da una serie di sconfitte, ad assistere ad uno spogliarello, la sera prima della partita.
Inutile dire che la squadra il giorno dopo, vinse tre a zero…
Se ne va una persona simpatica e disponibile, che soffriva e gioiva per lo Spezia da grande tifoso, che non lesinava critiche ma anche apprezzamenti.
Ciao Castello, riposa in pace tra gli altri miti che hanno contribuito a scrivere la storia della nostra amata squadra bianca…