Il calcio, da sempre, vive di momenti. Di accelerazioni e di pause.
Vive di logiche e di idee balzane, di seconde palle, di episodi.
Il pallone rotola, rimbalza, schizza tra un corpo e l’altro in mezzo a rimpalli impazziti, decolla e plana dentro lanci di 30 metri, s’incunea tra linee amiche e avversarie.
Ci vai perfino a letto se segui i consigli di qualche vecchio, glorioso cartone animato.
Poi ci sono momenti, del calcio, che durano pochi istanti ma che sanno imprimersi nell’immaginario di chi lo vive davvero con passione, con amore persino primordiale.
Nei suoi anni in maglia bianca Daniele Verde ha saputo stupire per i suoi colpi da funambolo, da artista del pallone che segue un po’ quella stirpe di fantasisti che sembrano fatti apposta per estraniarsi un pò dalla stazza fisica e atletica dei 22 in campo.
Fragilità e fantasia, caratteristiche che sembrano reggersi l’una sull’altra su un filo sottile e preziosissimo.
Probabilmente infinito.
Daniele Verde è uno di quelli che accende il calcio, uno di quelli che sembrano fabbricati proprio per portare gioia dal bambino in poi, che fanno l’occhiolino alla parte più poetica e irrazionale di questo sport, quelli che fanno innamorare i ragazzini.
Quelli che per loro natura fungono spontaneamente da modelli da seguire o da imitare sui campetti di periferia durante la settimana, ogni giorno.
Uno di quelli che, anche per questo, fanno maggiormente arrabbiare nei momenti di pausa artistica.
Il gol di sabato che sblocca la partita contro il Sudtirol è una gemma di rara bellezza, una parabola disegnata e, prima ancora, immaginata proprio cosi: una palla che sbuca da un contrasto, che ti viene incontro, colpita di esterno collo, spinta in modo tale da prendere un effetto killer per qualunque portiere avversario.
L’artista, del resto, è quello che da sempre riesce a tramutare un’idea meravigliosa in realtà , offerta agli occhi di tutti.
È in questi momenti che il calcio oltremodo si eleva, tra uno sbadiglio, una variazione tattica e un tackle vincente.
È su questi colpi che lo Spezia disastrato di questa stagione deve aggrapparsi per costruirsi un futuro nuovamente importante.