Dopo il poker rifilato al Crotone, diventa certezza l’unica sensazione che ci restava: lo Spezia di Marino formato casalingo viaggia pienamente a ritmo Play Off, perchè, cosa fondamentale, oltre a prendersi i complimenti di avversari e addetti ai lavori, si prende anche i punti.
E’ grazie al ruolino di marcia ottenuto nel rettangolo verde del “Picco” se il treno che conta è li in scia, ad un tiro di schioppo, a distanza di una vittoria fuori casa, di un mini-filotto vincente.
Già, la classifica andava guardata solo di sbieco, tutti eravamo d’accordo col D.G. Guido Angelozzi dopo la conferenza stampa post-Ascoli della scorsa settimana.
La verità è che non è possibile farlo ed essere seri, mentre è molto più possibile farlo bluffando.
A Perugia, sabato, andrà in scena un nuovo tentativo di diventare “grandi”, di portare gli episodi finalmente dalla nostra parte, qualcosa che ci sembra cosi assurdo quando mettiamo il naso fuori da casa.
La convinzione di Marino, però, è che quel “tiro di schioppo” sia alla portata di questa squadra alla quale non manca personalità – vedi le ultime prestazioni maiuscole in trasferta – mentre pecca in concentrazione dei singoli, in cattiveria sotto porta, in fortuna, questa sconosciuta in terra non amica.
Le assenze di Galabinov per infortunio e di Bidaoui per squalifica costringeranno ancora il tecnico aquilotto a scelte forzate nel reparto offensivo, con l’aggravante di non poter avere alternative che durante il match ti consentano di mettere in pratica letture differenti, o anche solo iniettare forze fresche negli ultimi metri avversari.
Un grosso peccato, al quale si potrà sopperire soltanto portando la sfida sui binari giusti prima che la partita entri nella fase finale.
Infortuni, squalifiche, anche questi aspetti sono parte fondamentale delle fortune di una squadra, qualcosa che si annusa fin dall’autunno, che è la stagione più importante, quella che costruisce un certo discorso, quella in cui ti ritrovi quasi senza accorgertene fortunato o sfortunato, con la strada in salita oppure in discesa.
Se Okereke si conferma a questi livelli, mostrandosi a tratti imprendibile, se Gyasi e Pierini faranno un salto di qualità rispetto alla sfida contro il Cosenza ma non solo, allora potremo avere comunque validi argomenti per far male alla retroguardia umbra.
Di sicuro, da qui a Natale il calendario non sarà dei più semplici, ci sarà bisogno di una magia per addolcire un periodo fatto apposta per sognare, per stringerci ancora di più.