Il PAGELLONE di Spezia-Cesena – Cassata suona la carica, Soleri ovunque, Bertola spizza come non ci fosse un domani..

Primo tempo di grande difficoltà per le aquile, nel quale si salvano in pochissimi. Nella ripresa succede di tutto, prima però mister D'Angelo riannoda i fili tattici del match riequilibrando e vivacizzando la squadra con i giusti cambi. Cassata e Bandinelli portano brio e ruvidezza, Soleri agguanta il pareggio prima di trasformarsi portiere, Bertola è decisivo su entrambi i gol..

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SARR 7 – Egregio su Kargbo, su Bastoni e su Antonucci. Bravissimo nei disimpegni con i piedi, sia nello stretto che quando va sul lungo. Provvidenziale e sicuro nelle uscite, soprattutto quella che disinnesca un Kargbo lanciato a rete in solitaria. Non ci voleva quell’infortunio, dopo l’ennesima ottima uscita, che priverà lo Spezia per qualche mese di una pedina molto importante. Deve fermarsi, ma il suo futuro ripartirà da qui.

WISNIEWSKI 5 – Come ammesso da mister D’Angelo dopo la gara, sono probabilmente troppi i minuti per lui messi nelle gambe in questo periodo di incontri ravvicinati. Primo tempo shock, da una sua impostazione sbagliata parte l’azione del vantaggio ospite, il problema è che quello è solo il primo di una serie di errori in disimpegno e non solo. Soffre tanto la rapidità di Kargbo, Mateju non gli dà una grossa mano. Esce all’ora di gioco, inevitabilmente.

BERTOLA 8 – Ok, la sua non è stata una delle migliori prestazioni a livello tecnico e tattico da quando veste la maglia bianca, ma c’è sempre e in maniera decisiva nei momenti che ribaltano il match. All’83’ spizza sul primo palo e Pisseri è miracoloso, prima che Soleri ribadisca in rete a porta vuota, al 100′ la spizzata sul primo palo è vincente, imprendibile, sotto la traversa. Chirurgica. Sognante. Segue una corsa pazza sotto la Ferrovia. Puro delirio.

HRISTOV 6 – Si nota poco, soprattutto nella prima frazione di gioco, quando davanti e intorno a lui imperversano palla al piede molti giocatori in maglia rosa. Non riesce la rapida organizzazione delle marcature dopo l’errore di Wisniewski in occasione del vantaggio ospite. Nel secondo tempo, con squadre leggermente più lunghe, si nota e si pesa di più.

MATEJU 6 – Compitino. Non è un esterno e si sa, non riesce quasi mai sull’out di destra a puntare l’uomo, ad attaccare la profondità, a mettere qualche cross. Roba già notata durante lo scorso campionato. Meglio nella ripresa, quando torna braccetto di destra della difesa a 3 per finire largo di destra a 4.

AURELIO 5,5 – Gara piuttosto anonima la sua, che dura solo 45′. Risente probabilmente del lavoraccio di Cosenza, di quei 90 minuti molto intensi. La prima palla recapitata in area di rigore è a una manciata dalla fine della prima frazione di gioco. Troppo poco.

ESPOSITO S. 7 – Pronti – via e recapita a Candelari un filtrante di prima da applausi, poi dispensa tentativi dalla lunga distanza con personalità e buona ma non sufficiente precisione per far male davvero. Come contro il Frosinone, anche questa sera il palleggio generale lascia un pò a desiderare, il gioco si sviluppa spesso in verticale, ma è prezioso tutti i 100 minuti di gioco in fase di non possesso, da schermo inesauribile davanti alla difesa. E poi, dettaglio non da poco, in questo Spezia cosi strutturato a livello fisico i suoi piazzati sono sempre velenosi, imprevedibili, di difficile lettura per gli avversari. Senza contare, ma lo contiamo eccome, che da due suoi piazzati escono i gol che ribaltano questa partita.

NAGY 5,5 – Si trova spesso a girare a vuoto contro un centrocampo molto tecnico, che ha ritmo e palleggia con ottima qualità. Rimedia un giallo sciocco a centrocampo al 41′. Non rientra in campo per la seconda frazione di gioco.

CANDELARI 6 – Gara complicata la sua, passata a chiedersi su quale zolla avrebbe potuto inventare qualcosa o dialogare coi compagni per tessere una minima rete di gioco. Che bello il destro secco che sfiora letteralmente il palo alla destra di Pisseri, sotto una Ferrovia alla quale resta strozzato l’urlo in gola. Perde con troppa facilità la palla che porta poi al raddoppio di Bastoni, gol successivamente annullato dal Var. Fa ammonire nella ripresa lo stesso Bastoni al termine di una bella giocata, cerca dialoghi sullo stretto, senza costrutto.

DI SERIO 6 – Anche in un paio di circostanze nelle quali potrebbe tentare l’uno contro uno palla al piede, si ferma e ricomincia. Un peccato, per uno con la sua esplosività. Gara comunque di sacrificio la sua, 100 minuti intensi nei quali fa da collante senza riuscire ad esplodere la sua potenza negli spazi. Se mai lo Spezia prima o poi andrà in vantaggio, beh potrà trovare più agevolmente quegli spazi nei quali già l’anno scorso dimostrò di essere devastante. In queste prime gare è parso un leone in gabbia, palla al piede, in mezzo al traffico..

ESPOSITO PIO 6 – Tenta un dialogo non semplice con Di Serio, qualche buona sponda, qualche errore di troppo in disimpegno e in difesa della palla contro difensori molto attenti, bello un tacco che pesca Bertola in ottima posizione in area. Nella ripresa svetta sui difensori ospiti ma il suo colpo di testa termina a lato. Sufficienza stiracchiata. Esce al 65′.

CASSATA 6,5 – C’è molto di suo, del suo temperamento e delle sue qualità tecniche in quell’inizio ripresa che scuote lo Spezia dal torpore dei primi 45 minuti di gioco. Il jolly santerenzino viene schierato dapprima sull’out di sinistra al posto di Aurelio, nella parte finale del match viene invece dirottato accanto ad Esposito e a Bandinelli, a fare densità e legna in mezzo al campo.

BANDINELLI 6 – Assieme a Cassata riesce a dare quel po’ di scossa che sveglia la squadra da un primo tempo opaco, pur senza strafare porta però pressione, dialoga con buona puntualità sullo stretto e sul lungo con Cassata, strozza un diagonale potenzialmente molto pericoloso, recapita qualche palla alta a giro – a volte troppo giro – in area di rigore. E’ bravo a guadagnarsi il calcio d’angolo della vittoria.

VIGNALI 6 – Inserito a destra con l’arretramento di Mateju, quindi a sinistra dove agiva Cassata, porta temperamento e qualche buona discesa con annessa palla in area col mancino.

SOLERI 7,5 – Non fa mancare quasi nulla nella parte finale del match. Prima un colpo di testa, appena entrato, sul quale è attento l’estremo cesenate ma che fa suonare un campanello d’allarme alla squadra ospite, quindi il gol di rapina che porta al pareggio delle aquile dopo aver avuto la fortuna e la capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto dopo una respinta del portiere, quindi dieci minuti finali indossando una maglia da portiere e i guantoni dopo l’infortunio di Sarr. Una favola con lieto fine.

FALCINELLI 6 – Anche oggi subentra e dimostra di saper agire dietro due punte, di essere punto di riferimento prezioso per alleggerire il gioco, tenere su palla ed accorciare la squadra.

ALL. D’ANGELO 7 – La scelta degli undici iniziali è probabilmente rivedibile, anzi sicuramente, per sue stesse ammissioni dopo il match: alcuni giocatori erano fisicamente e atleticamente sul filo della presentabilità questa sera. Il Cesena dimostra di essere squadre estremamente organizzata, con giocatori molto tecnici e rapidi che sanno mettere “di mezzo” gli avversari sul piano del ritmo e del palleggio.
A inizio ripresa però il tecnico aquilotto ha il merito di riuscire a cambiare il vento della partita, di risvegliare i suoi dal torpore, di portare aggressività e pressione quasi ossessive. Cassata e Bandinelli da questo punto di vista suonano la carica e rimettono a posto lo schieramento da diversi punti di vista, Soleri e Vignali vanno anch’essi a portare maggiore gamba, freschezza e vivacità atletica.
E’ un secondo tempo di pura sostanza nel quale i suoi meritano di riacciuffare una partita che pareva quasi imprendibile, fino addirittura a vincerla in quel modo, difendendo di squadra dentro a minuti di recupero interminabili, avendo la lucidità ed il coraggio di imbastire una bella manovra corale poco prima di guadagnarsi quell’ultimo, decisivo calcio d’angolo.
Tutto guadagnato con le unghie e con i denti, con voglia, con la fame giusta.
Questa squadra pare sempre più rispecchiare la solidità di questo mister, il suo pragmatismo.
E’ una squadra che non demorde, che vince l’ennesima gara al “Picco” in rimonta e questa volta pure in inferiorità numerica, una squadra con gli attributi che adesso deve recuperare qualche giocatore importante e viaggiare ad ali spiegate sfruttando il soffio alle spalle di questo vento euforico.

Arbitro AURELIANO 6,5 – Pacato, pure troppo, come sempre, ma molto deciso nei frangenti importanti. Qualche protesta gli arriva da entrambe le parti, ma probabilmente ha sempre ragione lui.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.
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