Serie B – 5° Giornata
26/09/2015 – ore 15
Stadio Picchi
Arbitro: Di Paolo Avezzano
Livorno |
1 |
– |
2 |
Spezia |
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Gol: 43′ Situm, 72′ Pasquato, 88′ Calaiò.
Angoli: 1 – 1
Recuperi: 2‘ – 4‘
Note: Giornata con cielo poco nuvoloso, terreno irregolare.
Spettatori: 8.443 circa, con 1.100 spezzini.
La tradizione dice Spezia, la classifica Livorno : in una cornice di pubblico degna della massima serie, folclore, scaramanzie e sogni di gloria si scontrano in quella che è la quinta giornata del campionato cadetto.
A punteggio pieno la squadra di Panucci, costretto a rinunciare al capocannoniere Vantaggiato, out per infortunio. Al suo posto Comi, giustiziere delle Aquile in Spezia – Avellino dello scorso maggio, valevole i quarti di finale dei play off.
4-2-3-1 per i granata, con Pinsoglio in porta, Calabresi, Ceccherini, Lambrughi e Gasbarro a comporre la linea difensiva, la coppia Luci – Schiavone a centrocampo, Aramu, Jelenic e Fedato, dietro l’unica punta Comi. In panchina Pasquato e Vajushi.
1.200 i tifosi al seguito degli aquilotti, in campo con il lutto al braccio per ricordare la prematura scomparsa dell’ex Presidente Corini.
Bjelica conferma il 4-3-3 formato trasferta, schierando Chichizola tra i pali, Martic, Postigo, Terzi e Migliore in difesa, Brezovec, Juande e la novità Acampora a centrocampo, con Catellani, Nenè, Situm a completare l’undici titolare.
Dirige l’incontro il Signor Di Paolo della sezione di Avezzano, coadiuvato dagli assistenti De Meo e Caliari. Quarto uomo Giovani.
LA PARTITA
120 secondi e il primo spunto porta la firma dello Spezia, con Catellani che da posizione defilata tenta la conclusione, calciando però alto.
Come da copione, gara maschia, rude, dove il pressing alto è l’assoluto protagonista. Tra i bianchi, Situm da una parte e Catellani dall’altra fungono da terzini aggiunti non appena il Livorno entra in possesso di palla, lasciando come unico punto di riferimento offensivo il brasiliano Nenè.
Per la prima vera occasione da gol bisogna aspettare il 23′, quando Jelenic, grazie ad un ottimo spunto personale, supera in velocità Terzi, presentandosi tutto da soli davanti a Chichizola, che risponde però con un riflesso da vero campione. Sul prosieguo dell’azione, prima Migliore funge da muro alla conclusione di Aramu, quindi Fedato non impensierisce l’estremo difensore aquilotto con una botta da fuori.
Spezia in affanno e granata in costante pressione: al 25′, sugli sviluppi di un corner, Comi non trova dapprima il guizzo vincente in una mischia furibonda, poi capitan Luci sfiora l’uno a zero dai venti metri.
Passano dieci minuti ed è ancora Chichizola a superarsi sulla conclusione volante di Comi, smarcato ottimamente da un filtrante di Fedato.
Buona la manovra delle Aquile, incapaci però di finalizzare negli ultimi sedici metri. Al 38′, guizzo solitario di Catellani, ma il tiro cross del numero dieci è facile preda di Pinsoglio.
La retroguardia labronica non ha però fatto i conti con l’estro dell’ex giocatore di Sassuolo e Catania, geniale, al minuto 43, nello smarcare di tacco Migliore, preciso a sua volta nel servire su un piatto d’oro il pallone dell’uno a zero Super Mario Situm.
Il cinismo dello Spezia, l’incredulità del pubblico di casa contro l’entusiasmo di quello ospite: sono questi i temi che accompagnano la chiusura della prima frazione di gioco.
Dopo il quarto d’ora di pausa, out Jelenic per granata, dentro l’ex Juve Pasquato per portare più fantasia.
Proprio il numero 37 tenta la conclusione da fermo, ma Chichizola è attento e sicuro. Lo Spezia si difende bene, arginando i toscani e ripartendo con le proprie ali: sul capovolgimento di fronte è infatti Situm a liberare al tiro l’accorrente Brezovec, ma la conclusione viene respinta con i pugni da Pinsoglio.
Panucci non è soddisfatto e a mezz’ora dal termine Vajushi prende il posto di Aramu. Per lo Spezia, invece, dentro Canadijia e Calaiò per Acampora e Calaiò.
Ci prova il Livorno al 16′ con una bella azione corale che porta alla conclusione dal limite Pasquato, servito di prima da Comi, ma Chichizola para senza problemi.
A rovinare il dominio tattico delle Aquile, però, ci pensa Pasquato al 27′ con una botta da fuori che non lascia scampo all’incolpevole Chichizola. Esplode il Picchi per l’uno a uno, arrivato nel momento migliore dello Spezia.
A dieci minuti dal 45′, ultimi cambi per Panucci e Bjelica che gettano nella mischia Biagianti e il rientrante Ciurria, out da più di un anno. Fuori Schiavone e Catellani.
La partita si riaccende di colpo, con il Livorno all’attacco e le Aquile a trazione difensiva e pronte a sfruttare ogni contropiede. Al 42′ galoppata di Situm sulla sinistra e palla per Calaiò che però colpisce debolmente, non impensierendo Pinsoglio.
Un minuto più tardi, azione fotocopia, ma dall’esito diverso: scatto di Situm sulla fascia, dribbling su Gasbarro e pallone dell’uno a due per il neo entrato Calaiò, alla prima rete in maglia bianca.
E’ di fatto l’ultima occasione del match. Ancora una volta lo Spezia espugna il Picchi con una prestazione attenta, cinica e a dir poco entusiasmante.
Le Aquile volano così a quota dieci, in terza posizione a meno due dal Livorno, sinora sempre vittorioso e a meno tre dalla nuova capolista Cagliari.
Euforia alle stelle per una città intera, da quest’oggi ufficialmente chiamata a sognare. Avanti tutta Aquilotti!