Niente da fare, lo Spezia si è proprio dimenticato come si fa a vincere.
Ora il secondo posto diventa sempre più un miraggio e forse bisogna concentrarsi sul terzo, evitando che chi è dietro possa recuperare. Se il Catanzaro domenica vincesse, andrebbe a -6.
Il pari di Bolzano col Sud Tirol, alla luce di quanto si è visto in campo è perfino giusto.
Questo risultato mette Pisa e Sassuolo in una condizione privilegiata e anche se le Aquile domenica 9 marzo dovessero vincere lo scontro diretto al ‘Picco’ con i nerazzurri di Inzaghi, la strada sarebbe comunque in salita.
Al ‘Druso’ lo Spezia è stato anche intraprendente, nel rispetto dei quattrocento tifosi che hanno affrontato la lunga trasferta di venerdì, ma incapace di fare male.
I tiri verso la porta sono stati ventiquattro, ma soltanto tre fra i pali. Ne hanno fatto addirittura uno in più i padroni di casa (su quattordici totali). È decisamente mancata quella cattiveria che deve avere una squadra che vuole vincere a tutti i costi.
Si è iniziato con un Sud Tirol tutto sulla difensiva come da impostazione castoriana, ma pronto a ripartite in velocità.
Paradossalmente, però, lo Spezia ha sofferto a difesa schierata sulle palle alte. Merkaj si è visto bloccare il colpo di testa a botta sicura da Chichizola, però pochi minuti dopo Odogwu ha trovato l’angolo giusto sempre in chiave aerea, un concorso di colpa tra chi ha fatto crossare Casiraghi (Vignali), chi ha fatto saltare in libertà l’attaccante del Sud Tirol (Hristov) e anche Chichizola che non è sembrato impeccabile nel suo tuffo.
Meno male che lo Spezia ha rimesso subito in piedi il risultato con il primo gol stagionale di Mateju, che ha colpito il diciannovesimo palo, ma questa volta il pallone è finito in rete.
A questo punto si doveva cercare di passare in vantaggio, però ci sono stati troppi tiri fuori misura, in particolare quelli di Vignali e Bandinelli che non si sono avvicinati neppure alla porta.
Quando le squadre sono andate negli spogliatoi, l’espressione di D’Angelo non era soddisfatta. E come dargli torto. L’impressione è che lo Spezia potesse fare meglio, ma purtroppo non succederà.
Odogwu è rimasto un pericolo costante con i suoi colpi di testa, lo Spezia ha mantenuto il possesso palla ma la manovra si è inceppata quasi sempre al momento dell’ultimo passaggio.
Tanto che il portiere bolzanino Adamonis praticamente non ha dovuto quasi far nulla. Pio Esposito nel primo tempo lo ha centrato in pieno da ottima posizione, mente l’occasione che il capocannoniere ha avuto nel secondo tempo è da dimenticare. Per il resto nessuna parata degna di questo nome.
E meno male che Chichizola ha bloccato con bravura il colpo di testa del solito Odogwu e Merkaj si è mangiato un gol clamoroso, sempre di testa, tutto solo in area, perché altrimenti la serata sarebbe perfino finita peggio.
Lo Spezia da un mese sta andando avanti piano perché ha difficoltà a fare gol.
Finché non riuscirà a risolvere questo problema, la promozione diretta in serie A resta una chimera.
C’è ancora tempo, le partite da giocare sono dieci, auguriamoci che il vento cambi iniziando da domenica prossima contro il Pisa. Sarebbe un bel segnale.
