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Ma il Crotone è sempre più su, che fa rima con il cielo è sempre più blu. Dalle parti dell’Ezio Scida, ormai, le note di Rino Gaetano hanno subito una piccola, ma significativa modifica. Complice lo straordinario torneo che i i ragazzi di Ivan Juric stanno portando avanti sin dalla prima giornata.
Da una salvezza acciuffata all’ultimo turno, ad un secondo posto che, ad oggi, vorrebbe dire massima serie: in soli sei mesi la convinzione che il calcio non sia una scienza esatta è diventata realtà.
Certo è che, però, programmazione e gestione portano sempre i propri frutti. Ecco perché i pitagorici, al settimo campionato consecutivo in cadetteria, stanno letteralmente spiccando il volo.
Molti lo definiscono rivelazione assoluta, eppure il successo dei calabresi affonda le proprie radici in un azzeccatissimo progetto giovani, sempre più in disuso tra le società dello Stivale.
Merito del coraggio e della bravura del D.S. Beppe Ursino, in grado non solo di accaparrarsi i migliori giovani in circolazione – Florenzi in passato, Ricci attualmente, ma di puntare su allenatori emergenti e con le idee chiare. Se ieri è stato il turno di Massimo Drago, approdato sulla panchina del Cesena, oggi tocca al “gasperiniano” Ivan Juric fare la fortuna dei pitagorici.
Aggressività, dinamicità e bel gioco: sono queste le caratteristiche del 3-4-3 utilizzato dal croato, capace di esaltare i vari Stoian, Ricci, Barberis, Paro, Capezzi e De Giorgio.
Non a caso gli “squali“, con 25 gol messi a segno, hanno il secondo miglior attacco del torneo, dietro quello della corazzata Cagliari, e una tra le migliori difese con 13 reti subite.
Una macchina quasi perfetta che in 14 uscite ha collezionato 28 punti, frutto di otto vittorie, quattro pareggi e due sole sconfitte.
E se la matematica non è un’opinione, questi numeri, in quella che è la patria adottiva di Pitagora, non posso che far sorridere e sperare i caldissimi tifosi calabresi.