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Dopo la straordinaria cavalcata della passata stagione, terminata con l’eliminazione play off per mano del Pescara, dalle parti di Vicenza il sogno della massima serie si è nuovamente allontanato. Complice un avvio non proprio esaltante che ha visto i ragazzi di Marino incapaci di dare seguito alle, sporadiche, buone prestazioni.
Quella osservata in queste prime sedici uscite appare infatti la copia sbiadita di quella squadra fresca, rapida e cinica che aveva incantato tutti nella seconda metà dello scorso torneo.
Non c’è più bomber Cocco, ma la rosa allestita non può di certo riflettere i soli venti punti in classifica che, ad oggi, vogliono dire un preoccupante più quattro sulla Lega Pro: da Galano a Pettinari, passando per Giacomelli, Sampirisi e Manfredini, i bianco – rossi sembrano aver perduto il tocco magico.
La squadra di Mister Marino – dato per partente ad inizio campionato sponda Catania – ha collezionato troppi pareggi, otto in totale, di cui l’ultimo nella sfida interna del Menti contro la Salernitana, a fronte di sole quattro vittorie e altrettante sconfitte.
Un dato che sottolinea la difficoltà dei veneti a trovare la via del gol, nonostante il 4-3-3 sia il marchio di fabbrica dell’ex tecnico di Catania ed Udinese. 19, infatti, sono le reti messe a segno, mentre il reparto difensivo, con 18 gol subiti, non si può dire che rappresenti un problema.
A caratterizzare questi primi mesi con il freno a mano tirato è stato però anche il fattore sfortuna abbattutosi sui vari Pozzi, Brighenti, Manfredini, Galano, Pinato, Gagliardini e Pazienza, alle prese con fastidiose noie muscolari e spesso indisponibili.
Le statistiche possono comunque tirare su il morale ai tifosi lanerossi: l’anno scorso, di questi tempi, iniziava difatti l’incredibile “remuntada” del Vicenza. A partire dallo Spezia dell’ex Di Carlo, dunque, l’obiettivo è virare verso quella strada che conduce alla gloria.